Cosa significano le nuove scadenze che presto troveremo sulle etichette dei cibi quando andremo a fare la spesa? Ieri la Commissione Ue ha presentato agli esperti degli Stati membri, una proposta di revisione delle norme sulla data di scadenza degli alimenti, con lāaggiunta in etichetta di due nuove diciture: ā’Spesso buono oltre’ā e ā’da consumarsi preferibilmente entro’ā. Ma andiamo a vedere cosa vogliono dire per evitare equivoci quando andremo a fare la spesa.
Da consumarsi preferibilmente entro e spesso buono oltre
Quando sulla confezione di un alimento troveremo la scritta ”da consumarsi preferibilmente entro” oppure ”spesso buono oltre” e la rispettiva data indicata l’errore piĆ¹ grande che potremmo fare sarĆ quello di pensare che oltre quella data indicata quel cibo non sarĆ piĆ¹ buono da mangiare. In realtĆ non ĆØ cosƬ. Da consumarsi preferibilmente entro infatti indica che quel cibo oltre la data indicata sarĆ ancora buono, perĆ² potrebbe aver perso qualche proprietĆ nutritiva.
Facciamo un esempio. Il vostro medico o nutrizionista vi dice di mangiare piĆ¹ frutta secca perchĆ© contiene una alta quantitĆ di fibre. Andate al supermercato a comprare la frutta secca e sulla confezione trovate scritto ”da consumarsi preferibilmente entro il 12-12-2024”. Questo vuol dire che dal 12-12-2024 quel cibo sarĆ ancora buono ma non avrĆ piĆ¹ la stessa quantitĆ di fibre, avendo perso alcune delle sue proprietĆ nutritive. Ma se lo mangiate oltre la data indicata di certo non starete male.Ā
Cosa significano le nuove scadenze: l’etichetta ”scadenza il…”
Diverso ĆØ invece il caso del prodotto alimentare con l’etichetta ”scadenza il…”. In questo caso infatti quel prodotto non sarĆ piĆ¹ commestibile oltre la data indicata. Un po’ come giĆ sappiamo e come giĆ facciamo adesso quando controlliamo la data di scadenza. Ovviamente, come ĆØ normale che sia, questa etichetta sarĆ presente per la maggior parte in cibi ”da frigorifero”. Alimenti come latte, formaggio, yogurt e tutti quelli che solitamente troviamo nel banco frigo del supermercato. Ma anche cibi come per esempio le uova.
Anche l’occhio vuole la sua parte
Chiarita la distinzione tra i due tipi di etichette c’ĆØ poi anche la questione sensoriale. Prendiamo come esempio il pane in cassetta. Se sulla confezione troveremo scritto ”spesso buono oltre il 12-12-2024” sappiamo che oltre quella data magari perderĆ qualche sua proprietĆ nutritiva. Ma anche occhio e naso vogliono la loro parte. Se si ĆØ ammuffito oppure fa un cattivo odore ĆØ chiaro che non sarĆ piĆ¹ commestibile. Questa nuova dicitura infatti servirĆ a diminuire gli sprechi alimentari e non dipendere dalle date di scadenza. Muffa e cattivi odori permettendo, prima di buttare un cibo solo perchĆ© scaduto meglio vederlo e annusarlo insomma, per dargli un’altra possibilitĆ .
Forse dovresti anche sapere che…