Benzina: Agip ed Ip rialzano verde e gasolio

Pubblicato il 8 Aprile 2010 - 12:20 OLTRE 6 MESI FA

Agip ha ha aumentato di 1,4 centesimi il prezzo della benzina e di 1,7 centesimi quello del diesel, portando cosi il prezzo rispettivamente a 1,422 euro al litro per la verde, e 1,252 euro al litro per il gasolio. Rialzo anche per Api/IP: +1,6 centesimi sulla verde e +1,9 sul gasolio, rispettivamente a 1,424 e 1,254 euro altro.

E’ quanto rileva Staffetta quotidiana, che riferisce anche di un intervento di Tamoil sul diesel, con un +0,5 centesimi, a 1,254 euro al litro. Le due compagnie italiane, ricorda la Staffetta, sono comunque al di sotto di Shell, che si conferma ai massimi con la benzina a 1,427 euro al litro, mentre Q8 ha il diesel più caro, a 1,259 euro al litro. Va ricordato che i prezzi Agip sono i più alti registrati dall’inizio di ottobre 2008.

“Stiamo lavorando ad una riforma che deve partire dalla trasparenza”. Lo ha detto il sottosegretario allo Sviluppo economico Stefano Saglia, sottolineando che, per esempio, “prezzi settimanali sarebbero più facili da comprendere per il consumatore. Gli andamenti monitorati quotidianamente, con il prezzo che cambia anche più volte in un giorno, sono un problema per il consumatore”.

Per quanto riguarda invece la cosiddetta doppia velocità, ovvero il fatto che ai ribassi del petrolio non corrispondono ribassi del prezzo della benzina, mentre al contrario quando il petrolio sale il prezzo della benzina subito aumenta, Saglia ha detto: “E’ un problema enfatizzato, è più percepito che reale”.

“Grazie ad una sentenza del Consiglio di Stato che ha accolto un ricorso presentato dal Codacons, l’associazione ha pubblicato oggi sul proprio sito internet l’elenco completo dei distributori indipendenti di carburanti esistenti in Italia, suddivisi per Regione”. E’ quanto si legge in un comunicato dell’associazione dei consumatori Codacons. “Si tratta – spiega la nota – di pompe di benzina che non appartengono alle compagnie petrolifere tradizionali, e non presentano quindi i marchi che siamo abituati a vedere lungo le strade o in autostrada – aggiunge il presidente Codacons, Carlo Rienzi – Grazie a tale ‘indipendenza’ i distributori in questione possono praticare listini più convenienti rispetto alle pompe tradizionali, e i carburanti vengono venduti fino a 8 centesimi di euro al litro in meno. Ciò – prosegue Rienzi – si traduce in un risparmio fino a 100 euro l’anno sul pieno per ogni automobilista, ipotizzando due pieni al mese. Risparmio che, ovviamente, risulta ancora maggiore al crescere del numero dei rifornimenti annuali. Per tale motivo invitiamo i cittadini, laddove possibile, a fare rifornimento unicamente presso i distributori indipendenti, almeno fino a che il prezzo della benzina non tornerà a livelli accettabili, reperendo gli indirizzi sul sito www.codacons.it”.

Secondo l’associazione dei consumatori le Regioni e lo stesso Ministero dello Sviluppo economico terrebbero “nascosto l’elenco delle pompe bianche presenti sul territorio, ma così facendo – si legge ancora nel comunicato del Codacons – favoriscono le compagnie petrolifere, che continuano ad arricchirsi grazie ai rincari, e lo stesso Stato, che incrementa le proprie casse ad ogni aumentare dei listini”.