Borse affondano col caso Huawei: in rosso da New York a Milano, spread Btp-Bund in salita

Borse in rosso col caso Huawei da New York a Milano. Spread sale
Borse affondano col caso Huawei: in rosso da New York a Milano, spread Btp-Bund in salita (Foto Ansa)

MILANO – Il ‘caso Huawei‘ affonda le Borse. L’arresto del direttore finanziario del colosso cinese, Meng Wanzhou, per un’indagine statunitense sulle violazioni delle sanzioni all’Iran, si abbatte sui negoziati già tesi fra Stati Uniti e Cina in tema di dazi e fa crollare i listini mondiali. Il risultato è un rosso delle Borse da New York a Milano e Londra. La rinnovata tensione si è abbattuta anche sul prezzo dell’oro e sul cartello del greggio, chiamato a tagliare la produzione per far risalire i prezzi. In salita anche lo spread tra Btp e Bund.

In Europa alle 13 circa, Londra cede il 2,5%, Francoforte il 2,45%, Parigi il 2,4% e Madrid l’1,9%. Milano perde il 2,37%, con lo spread a 285 punti, dopo aver aperto a 279. Dai futures previsioni in rosso anche per Wall Street. In Piazza Affari il titolo peggiore è Diasorin, che cede il 7% dopo una serie di sedute in crescita, seguito da Fineco (-5% dopo essere stata sospesa al ribasso), Saipem (-4,5%) e St, che perde il 4,6% per i riflessi sul comparto dell’affaire Huawei. Fca cede il 3,4%: secondo gli analisti di Mediobanca, l’ipotesi di una ecotassa sulle auto non aiuta le vendite in Italia. Tim cede il 2,1% nel giorno del cda, mentre all’indomani della ‘firma’ del patto di consultazione, Mediobanca cede il 2,8%.  

Alle 17 del 6 dicembre Wall Street accentua il calo sotto il peso del caso Huawei e dei timori per i rapporti Usa-Cina. Il Dow Jones perde il 2,24%, il Nasdaq l’1,69% e l’indice S&P500 il 2,07%. Male anche Milano, con l’Ftse Mib che cede il 3,4% , ultima in Europa, con gli indici Usa in forte tensione (Dow Jones -2% e Nasdaq -1,4%). Per l’Italia, l’aggravante dello spread oltre quota 295 punti, con Moody’s che conferma la previsione negativa per le banche italiane.

Scivolano Diasorin (-6,2%), penalizzata dagli analisti di Kepler, Fineco (-6%), dopo la raccolta di novembre, Saipem (-5,2%), con il ribasso del greggio, che frena anche Eni (-2,7%). Sotto pressione Prysmian (-4,6%) e i bancari Unicredit (-4,88%), Ubi (-4,8%), Banco Bpm (-4,59%) e Intesa Sanpaolo (-4,7%), mentre Stm (-5%) segue l’onda degli altri produttori di microprocessori europei dopo l’arresto in Canada del direttore finanziario di Huawei Meng Wanzhou. Vendite su Fca (-4,8%), Ferrari (-3,37%) e Mediaset (-4,5%), più caute, ma sempre negative, Atlantia (-0,17%), Italgas (-0,71%) e A2a (-0,9%). 

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