Venerdì nero in Europa: catastrofe Borse, Milano ai minimi. Spread a 454

Pubblicato il 1 Giugno 2012 - 15:25 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Venerdì nero in Europa, l’ennesimo di una lunga serie:  i leader Europei non riescono a raggiungere un accordo sull’intervento a difesa delle banche iberiche e le Borse di tutta riposta sprofondano in rosso, Milano tocca i minimi storici. Per quanto riguarda l’Italia, lo spread tra Btp e Bund ha aperto stabile a 466 punti base per poi risalire nel corso della giornata oltre i 480 punti con rendimento decennale arrivato al 5,94% e poi chiudere la settimana in calo a 454 punti base. Il rendimento del decennale si attesta al 5,71%. Il differenziale della Spagna resta stabile intorno ai 530 punti (529) col tasso sui bonos al 6,45%.Forte tensione anche sulla Spagna, con il premio di rendimento arrivato a 546 punti a fronte di un tasso decennale del 6,62%.

La Germania è irremovibile sugli aiuti alla Spagna: “Non regaleremo soldi agli istituti di Madrid”. Mentre Italia e Francia spingono per un Fondo di salvataggio finanziato dalle stesse banche. L’incertezza resta altissima. “Alla luce di ciò che sta succedendo e con l’attuale struttura, l’Eurozona corre il rischio concreto di disintegrarsi”, dice il commissario Ue, Olli Rehn. Così tutte le Borse europee virano in negativo a causa della paura per Grecia e Spagna e della tenuta dell’Euro. A Milano Piazza Affari perde il 2,2% e scende sotto i livelli di marzo 2009, per poi chiudere in flessione con il Ftse Mib che cede l’1,04% a 12.739 punti. Francoforte arretra addirittura del 3,7% in giornata per poi chiudere a -3,42; Parigi ha chiuso le contrattazioni ai minimi da sei mesi, con l’indice Cac 40 che cede il 2,21% sotto i 3.000 punti (a 2.950,47). Anche Londra chiude in calo con l’indice Ftse 100 negli ultimi scambi che cede l’1,14% a 5.260,19 punti.

Dietro l’accelerazione al ribasso dei listini europei e i future in ribasso tra l’1,5% e il 2% negli Usa ci sono anche le notizie in arrivo dagli Stati Uniti. Per la prima volta dopo un anno, la disoccupazione americana aumenta su base mensile: a maggio è salita dall’8,1% all’8,2% (contro previsioni pari all’8,1%).

Lo spread tornato sopra i 400 punti base, indica che l’Italia nonostante “riforme strutturali che costano politicamente e socialmente” è “ancora minacciata da enormi possibilità di contagio” ha detto il premier Mario Monti rilevando che “questo contagio è dovuto a una debolezza complessiva del sistema più che al singolo paese”.