Crisi, Fmi taglia la stima del Pil italiano 2013

Pubblicato il 16 Aprile 2013 - 15:20| Aggiornato il 19 Gennaio 2023 OLTRE 6 MESI FA

WASHINGTON – Il Fondo Monetario Internazionale taglia le previsioni di crescita del Prodotto interno lordo italiano nel 2013. Per quest’anno il Pil calerà dello 0,4% rispetto al gennaio del 2013. Resta invariata la stima per il 2014. Dopo il calo del Pil del 2,4% nel 2012, quest’anno la diminuzione sarà dell’1,5%. Per vedere un timido +0,5% bisognerà attendere il 2014. Male anche il versante lavoro: il tasso di disoccupazione continuerà a salire, e nel 2013 sarà del 12% (in aumento notevole rispetto al 10,6% del 2012) e nel 2013 aumenterà al 12,4%.

Sulla situazione economica italiana secondo l’Fmi pesano anche le incertezze politiche. Per il Fondo di Washington i rischi sulla ripresa “sono legati soprattutto agli sviluppi nell’area euro, escluse le incertezze per le ricadute dagli eventi a Cipro e la politica in Italia”.

Fra i big europei solo la Spagna nel 2013 fa peggio dell’Italia, con un Pil che si contrarrà dell’1,6% per poi crescere dello 0,7% nel 2014. Il tasso di disoccupazione spagnolo si attesterà quest’anno al 27%, per poi calare lievemente nel 2014 al 26,5%.

Negativo quest’anno anche il Pil delle Francia, che scenderà dello 0,1% con una disoccupazione all’11,2%. Nel 2014, invece, l’economia francese crescerà dello 0,9% con una disoccupazione all’11,6%. Tiene la Germania: il Pil crescerà quest’anno dello 0,6% e accelererà nel 2014 al +1,5%, con un tasso di disoccupazione rispettivamente al 5,7% e 5,6%.

A livello globale l’Fmi sottolinea che l’economia procede a tre velocità: da un lato ci sono le economie emergenti, dall’altra si fa sempre più evidente la biforcazione fra gli Stati Uniti e l’area euro.

Secondo le stime di Washington il Pil mondiale crescerà del 3,3% nel 2013 (-0,2 punti percentuali rispetto alle previsioni di gennaio), con un’accelerazione al +4,0% nel 2014. Le economie avanzate cresceranno quest’anno del 5,3% e nel 2014 del 5,7%. Il Pil delle economie avanzate salirà dell’1,2% nel 2013 e del 2,2% nel 2014.