Il presidente della Banca centrale europea, Jean-Claude Trichet, intervenendo al vertice dell’Eurogruppo, ha messo in guardia i leader: “Attenzione, siamo di fronte ad una crisi sistemica”.
La riunione straordinaria dei leader dei 16 Paesi Ue che hanno già adottato l’euro è stata convocata all’insegna di mercati sempre più volatili e della necessità di evitare che il ‘virus’ della crisi della Grecia contagi altri partner, in primo luogo Spagna e Portogallo. E a questo scopo l’Eurogruppo vuole mettere in campo, già nei prossimi giorni, uno strumento di ‘intervento-rapido’ per combattere la speculazione.
Un meccanismo di pronto intervento per salvare altri Paesi che dovessero finire nel mirino della speculazione, un giro di vite sulla vigilanza sui conti pubblici, nuove manovre correttive nei Peasi più esposti.
Trichet è intervenuto dopo il presidente della Commissione Ue José Manuel Durao Barroso e il presidente francese Nicolas Sarkozy, che hanno entrambi espresso insoddisfazione per il testo di dichiarazione che dovrebbe uscire dal Vertice.
Secondo Barroso e Sarkozy, il messaggio “é troppo debole” e “non contiene segnali abbastanza forti per un’azione rapida, così come richiesto dalla situazione”. Barroso e Sarkozy hanno chiesto ai partner “un linguaggio più forte” e “impegni più fermi”.
“Non c’è più tempo da perdere”, ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel dopo aver parlato con il presidente Usa Barack Obama e aver concordato sull’esigenza di lanciare un “segnale forte” per salvare la Grecia e l’euro. Merkel, dopo il via libera agli aiuti ad Atene, è determinata a portare a casa impegni concreti da parte dei suoi partner per il rafforzamento del Patto di stabilità e la vigilanza sui conti pubblici.
La Germania vuole anche un’accelerazione del varo di nuovi strumenti per la regolamentazione dei mercati finanziari.
Anche il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha sottolineato che «non è più il momento di lanciare solo messaggi di buone intezioni». Ora servono «misure chiare, concrete ed efficaci per difendere l’euro, rafforzare l’Europa e l’Unione monetaria».