Equitalia. Stop pignoramenti, sì dilatazione rate: governo “salva” la prima casa

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Luglio 2013 - 10:21 OLTRE 6 MESI FA
Equitalia. Stop pignoramenti, sì dilatazione rate: governo "salva" la prima casa

Equitalia. Stop pignoramenti, sì dilatazione rate: governo “salva” la prima casa

ROMA – Pignoramenti sulle prime case congelati, dilatazione delle rate da due consecutive ad otto complessive. Il decreto legge “del fare”mira ad allentare la pressione del fisco e introduce lo stop dei procedimenti di Equitalia. Luigi Lovecchio spiega sul Sole 24 Ore quali sono le misure emanate dal governo di Enrico Letta, misure che avranno in alcuni casi una valenza retroattiva e permetteranno di congelare i pignoramenti delle prime case già avviati da Equitalia.

Si comincia con il divieto di pignoramento per le abitazioni principali, divieto che vale solo se la casa in questione abbia già destinazione d’uso catastale come abitazione, spiega il Sole 24 Ore:

“Riguardo all’abitazione principale, ai fini della previsione di impignorabilità occorre che l’immobile abbia una destinazione d’uso catastale abitativa. Non conta quindi l’utilizzo abitativo di fatto. Non rilevano invece le pertinenze che non fanno mai perdere il requisito della unicità dell’immobile posseduto, a prescindere – si direbbe – dal loro numero”.

Il decreto legge prevede poi la dilatazione delle rate dalle 72 attuali ad un massimo di 120 rate mensili:

“Allo scopo, occorre comprovare di essere in una situazione di difficoltà legata alla particolare congiuntura economica. La norma di riferimento tuttavia prevede l’adozione di un decreto attuativo delle Finanze, da emanarsi entro 30 giorni dalla conversione in legge, che conterrà, verosimilmente, le regole per attestare la sussistenza delle condizioni prescritte. Sino ad allora, pertanto, la nota di Equitalia conferma che si continuerà ad applicare la disciplina precedente”.

Se la dilatazione delle rate necessita di una conversione in legge, l’applicazione della rateazione in caso di mancato pagamento cambia da subito:

“È invece di immediata applicazione la novità secondo cui si decade dalla rateazione in corso in caso di mancato pagamento di complessive otto rate, invece che di due rate consecutive. Il documento di prassi si spinge sino ad auspicarne l’applicazione alle rateazioni già decadute, in virtù delle previsioni previgenti. Sul punto, si attendono le eventuali modifiche in sede di conversione del decreto e comunque, nelle more, si invitano le società del gruppo a sospendere tutte le azioni di recupero coattivo nei confronti dei debitori decaduti”.

In materia di ipoteche invece non vi saranno modifiche:

“Nulla cambia invece per le ipoteche, che possono essere ancora iscritte anche sull’abitazione principale, alla sola condizione che il debito a ruolo superi i 20.000 euro. Con riferimento ai casi in cui l’espropriazione è ammessa, la nota ricorda che occorre superare un importo a ruolo di 120.000 euro e che devono decorrere almeno sei mesi dall’iscrizione di ipoteca”.

Lo stop di Equitalia arriva invece nel caso del recupero coattivo, anche se i pignoramenti sono stati già eseguiti:

“Questo significa in pratica che le attività esecutive sono sospese qualora il pignoramento riguardi l’unica abitazione principale posseduta, ovvero se il debito a ruolo non superi 120.000 euro o ancora se non siano decorsi almeno sei mesi dall’iscrizione di ipoteca”.