Fiat, a Melfi stop di 2 anni: chiesta la cassa integrazione straordinaria

Pubblicato il 15 Gennaio 2013 - 13:10 OLTRE 6 MESI FA
Sergio Marchionne ad di Fiat (Foto LaPresse)

POTENZA – Stop di due anni nello stabilimento di Melfila Fiat vuole chiudere lo stabilimento vicino Potenza per ristrutturazione, installando nuove linee per le Punto. Per questo ha chiesto la cassa integrazione straordinaria a rotazione dal prossimo 11 febbraio al 31 dicembre 2014. Lo annuncia la Fiom-Cgil, che esprime ”forte preoccupazione perché ad oggi ancora non si conoscono i dettagli degli investimenti per lo stabilimento”.

Il segretario regionale del sindacato, Emanuele De Nicola, ha sottolineato che la richiesta ”arriva dopo gli annunci in pompa magna dei giorni scorsi, alla presenza del Presidente del Consiglio, Mario Monti e del Presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo e dei segretari generali di Cisl e Uil”.

La Fiom-Cgil inoltre esprime ”forte preoccupazione perché ad oggi ancora non si conoscono i dettagli degli investimenti per lo stabilimento e i tempi per la realizzazione del nuovo progetto” e chiede ”alla Fiat e anche alle istituzioni regionali la massima trasparenza nella gestione della Cigs al fine di garantire la rotazione al lavoro di tutti i lavoratori, per impedire come avvenuto a Pomigliano discriminazioni e perdite salariali a danno dei lavoratori”.

Dal Salone dell’auto di Detroit l’amministratore delegato Sergio Marchionne ha provato a placare gli animi annunciando che Fiat non chiuderà altri impianti in Italia, dopo quelli già chiusi di Termini Imerese e di Valle Ufita (in provincia di Avellino, stabilimento Irisbus). Secondo Marchionne, i tagli di posti di lavoro effettuati in Polonia hanno protetto i lavoratori delle fabbriche italiane.