Gabbie salariali/ Al Sud i lavoratori dipendenti guadagnano in media il 30% in meno rispetto al Nord. E nelle regioni meridionali la spesa al supermercato costa di più

Pubblicato il 6 Agosto 2009 - 15:36 OLTRE 6 MESI FA

lavoratoriLe gabbie salariali non esistono più, almeno formalmente, ma in pratica i lavoratori meridionali pagano una differenza di stipendio, rispetto ai loro omologhi settentrionali, che raggiunge il 30%. Sono i risultati di uno studio condotto dalla Cgia di Mestre e relativa ai redditi del 2007 per il lavoro dipendente. Per capire quanto il divario si sia allargato negli ultimi anni, basti pensare che nel 1998 lo scarto si fermava al 24%.

Secondo la Cgia, un lavoratore settentrionale dichiara mediamente al fisco un reddito annuo di quasi 21.000 euro, mentre un dipendente del Sud ne dichiara 16.000. La differenza è sostanziale, e supera di gran lunga lo scarto dei prezzi del 16,5%, che per Bankitalia avvantaggia i cittadini meridionali. Non è necessario il commento del segretario della Cgia di Mestre, Giuseppe Bortolussi, per capire che «il Sud risulta svantaggiato».

Andando nel dettaglio delle singole professioni, è interessante notare che i dirigenti meridionali percepiscono stipendi inferiori del 20,5% rispetto ai loro colleghi del Nord-Ovest. La forbice si allarga per ingegneri e architetti meridionali, che se vivessero nel Nord-Est guadagnerebbero in media il 33,3% in più. Meno grave la situazione del ceto impiegatizio, che paga in percentuale “solo” 6 punti di scarto. Male, invece, le professioni intellettuali e scientifiche, a conferma della scarsa considerazione di cui al Sud godono i lavoratori specializzati.

Ma non è tutto, perchè un altro studio, pubblicato dall’Osservatorio Prezzi Opus di Nielsen Panel, rivela che addirittura nelle regioni merdionali fare la spesa al supermercato costa più che al Nord. A sorpresa, le regioni più care sono l’Abruzzo, la Basilicata, la Campania, l’Emilia Romagna, mentre quelle più economiche risultano Veneto, Valle d’Aosta, Umbria, Trentino Alto Adige e Toscana.