Energia, Gazprom punta sull’Italia per il gas liquefatto contro il traffico pesante

Pubblicato il 25 Gennaio 2011 - 09:35 OLTRE 6 MESI FA

MOSCA – Per fronteggiare la crescita del traffico pesante tra Russia ed Europa, Gazprom pensa ad un Blue Corridor ecosostenibile e all’utilizzo come combustibile del gas naturale liquefatto (gnl), ritenuto dal colosso russo paragonabile ad altre fonti di energia rinnovabile, con basse emissioni di Co2.

Per promuovere tale progetto, portandolo all’attenzione della Ue, Gazprom si è rivolta all’Italia, che potrebbe essere coinvolta a livello industriale nel processo di trasformazione del gas naturale russo. Con ricadute anche nella produzione di veicoli pesanti, a partire da Iveco. Lo ha rivelato Cesare Cursi, presidente della commissione industria e commercio del Senato, dopo un incontro con i dirigenti di Gazprom a Mosca.

”Tutto è partito da un’iniziativa di Gazprom lo scorso settembre, che pose alla commissione Industria del Senato l’opportunità per l’industria italiana del gas naturale liquefatto”, ha spiegato Cursi nella residenza dell’ambasciata italiana. ”Poi Aleksandr Medvedev, vicepresidente e responsabile per l’export di Gazprom, ci ha invitato a Mosca e una delegazione della commissione da me presieduta è venuta in questi giorni a discuterne, d’intesa con Palazzo Chigi, la Farnesina e la stessa Eni”, ha proseguito.

”E’ vero che la Ue punta a trasferire il traffico merci da gomma a rotaia ma, per la quota che resterà su strada, Gazprom ha studiato un Blue Corridor tra Russia ed Europa dove i mezzi pesanti potrebbero utilizzare un combustibile meno costoso e meno inquinante come il gas naturale liquefatto”, ha aggiunto. ”Il problema – ha precisato il senatore – è sensibilizzare politicamente e tecnicamente il Parlamento europeo e la Commissione: Gazprom ha chiesto alla nostra commissione di farsi interprete di questa istanza, in virtu’ degli ottimi rapporti tra Italia e Russia, e noi ne siamo onorati”.

La parte russa svolgerà la sua azione su Bruxelles tramite il vicepresidente del Parlamento. Ma il senatore ha voluto sottolineare che ”il Gnl sarebbe anche una grossa opportunità per l’industria italiana, dotata delle capacità ingegneristiche per aiutare Gazprom a trasformare il gas naturale, di cui è ricca la Russia, in gas liquefatto per trazione”. Insomma, il Gnl potrebbe trasformarsi in commesse tecnologiche per le aziende italiane. Con effetti anche sulle case automobilistiche: ”per l’utilizzo del Gnl come combustibile hanno già dimostrato interesse anche Iveco e Mercedes”, assicura Cursi.

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