Istat, allarme-speranza: Pil II trimestre 2014 fra -0,1% e +0,3%

Secondo l’istituto di Statistica nel periodo da aprile a giugno “la variazione congiunturale del Pil è prevista ricadere in un intervallo compreso tra -0,1% e +0,3%”
Istat, allarme-speranza: Pil II trimestre 2014 fra -0,1% e +0,3%
Istat, allarme-speranza: Pil II trimestre 2014 fra -0,1% e +0,3%

ROMA – Dall’Istat arriva un allarme-speranza sul Prodotto interno lordo italiano: la previsione il secondo trimestre 2014 è di una variazione compresa fra meno 0,1 % e più 0,3%. Una forbice un po’ strana: è come pronosticare a inizio campionato “quest’anno possiamo andare in Champions League o retrocedere in serie B”.

Secondo l’istituto di Statistica nel periodo da aprile a giugno “la variazione congiunturale del Pil è prevista ricadere in un intervallo compreso tra -0,1% e +0,3%”.

Così l’Istat nella nota mensile, rivedendo in lieve ribasso le stime precedenti (fino +0,4%). Infatti, ”il recupero dei ritmi di attività economica dovrebbe risultare più graduale di quanto atteso all’inizio dell’anno”.

”L’evoluzione dell’economia nel corso del 2014 risulterebbe condizionata dagli alti livelli di incertezza e dalle condizioni ancora difficili sul mercato del credito, giudicato solo in lieve miglioramento”. Così l’Istat
nella nota mensile sull’andamento dell’economia italiana.

”Tuttavia la spesa in beni capitali, il principale driver per la ripresa, potrebbe essere favorita sia dalle più favorevoli condizioni di liquidità delle imprese, sia – aggiunge l’Istat – dalle operazioni di rifinanziamento a tasso agevolato annunciate dal consiglio direttivo della Bce di inizio giugno”.

Insomma luci e ombre, che si ritrovano anche nelle componenti della domanda. Infatti, da una parte, spiega l’Istituto, ”la fiducia delle famiglie, stazionaria in giugno, è compatibile con un moderato aumento dei consumi privati”; dall’altra ”la minor vivacità della domanda estera e possibili squilibri di competitività condizioneranno le esportazioni”.

Un altro elemento che non giova a un rimbalzo del Pil nel secondo trimestre è la stima sulla produzione, fatta sempre
dall’Istat nella nota mensile. Secondo la previsione per aprile-giugno, infatti, ”l’attività produttiva dell’industria (al netto delle costruzioni) potrebbe risultare stazionaria”.

Ecco quindi che l’Istat ha rivisto in peggioramento le stime sul Pil (tra -0,1% e +0,3%), rispetto a quanto previsto a fine maggio (tra +0,1% e +0,4%). Dopo il calo del primo trimestre torna così il rischio di un Pil negativo anche nel secondo, con ciò che ne consegue in termini di cosiddetta recessione tecnica (due cali congiunturali consecutivi). Tutto dopo che l’Italia è uscita dalla recessione solo a fine 2013.

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