Marchionne: “Spero che Monti resti in carica per sempre”

Pubblicato il 13 Ottobre 2012 - 00:29 OLTRE 6 MESI FA
Sergio Marchionne (LaPresse)

TORINO – ”Spero che Monti stia in carica per sempre. E’ stato ingaggiato per risolvere questo pasticcio e non sarà facile né breve. Il debito pubblico non è stato accumulato tra 2011 e 2012. Ma decenni di malagestione della cosa pubblica. Se si mente agli italiani sarà un risveglio doloroso”. Così Sergio Marchionne  plaude ancora una volta al presidente del Consiglio Mario Monti. L’ad della Fiat preme anche sul governo perché si trovi ”con una certa rapidità “un’intesa che consenta il rilancio della produttività del gruppo in Italia”.

Marchionne interviene alla conferenza annuale della Camera di Commercio italiana a Londra, in un giorno in cui il titolo Fiat perde il 2,10% in Borsa e parla anche del confronto in corso tra le parti sociali sulla produttività. Chiede che le imprese possano godere di un sistema di lavoro flessibile: non importa se debbano pagarselo. ”Se non crei un sistema di lavoro flessibile abbastanza per seguire gli alti e i bassi del mercato e che dia agli imprenditori lo spazio di manovra e ai lavoratori la protezione da queste logiche – afferma – non andremo da nessuna parte. Non mi interessa chi paga, che paghino le aziende. Ma diamo loro l’opportunità di operare”.

Torna anche sulla polemica con il sindaco Matteo Renzi e ripete che le sue parole su Firenze sono state riferite fuori dal contesto: ”Per rendere giustizia all’importanza e alla grandezza di Firenze – osserva – mi ci vorrebbe tutta la giornata e non i 15 minuti che oggi ho a disposizione”. Marchionne conferma che Fiat quest’anno perderà in Europa 700 milioni di euro e che bisogna muoversi con i piedi di piombo: ”Questa è  la crisi peggiore che abbiamo affrontato ed è diventato impossibile fare qualunque tipo di previsione affidabile. La Fiat è pronta a fare la sua parte ma bisogna intervenire sia a livello italiano che europeo per proteggere l’industria dell’automobile”.

”Sono italiano. Amo l’Italia, ma non voglio tornare alla Fiat del 2004. Stavamo per fallire, ricordiamoci che Gm ci ha pagato 2 miliardi per non comprarci”. Il manager del Lingotto spiega inoltre che non sarà possibile attuare entro il 2012 il progetto di fusione tra Cnh e Industrial e ribadisce che per quest’ultima è prevista la quotazione negli Usa nel 2013. Quanto alla Russia nessun annuncio da fare sulla chiusura dell’accordo, da tempo in ballo, per costruire uno stabilimento in Russia, nei pressi di San Pietroburgo: ”E’ un progetto cui tengo molto. Siamo ancora in trattativa”, spiega.