Pensioni. Busta arancione Inps: ecco cosa c’è nella lettera

di Edoardo Greco
Pubblicato il 27 Aprile 2016 - 09:10 OLTRE 6 MESI FA
Pensioni. Busta arancione Inps: ecco cosa c'è in quella lettera

Pensioni. Busta arancione Inps: ecco cosa c’è in quella lettera (Ansa)

ROMA – A 7 milioni di italiani sta per arrivare la “busta arancione” dell’Inps. Dentro c’è la stima della pensione che quei sette milioni prenderanno. A ricevere la busta dell’Inps saranno lavoratori dipendenti nel settore privato, lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, imprenditori), lavoratori parasubordinati (co.co.co., precari, etc.) che aderiscono alla gestione separata. Roberto Giovannini su La Stampa spiega con uno schema di domande e risposte (FAQ, Frequently Asked Questions) quello che c’è da sapere.

Arriva la «busta arancione» dell’Inps. C’è da preoccuparsi? No, niente affatto. Si tratta di un documento che serve solo a dare un’informazione generale sulla pensione che si prenderà a tempo debito. La stima si basa su ipotesi sull’andamento dello stipendio (stimando una progressione di carriera continua e graduale) e di crescita dell’economia (stimata in media a un +1,5% l’anno). E naturalmente, si prevede che le regole previdenziali non vengano modificate. […]

Cosa si troverà dentro la lettera? Una simulazione dell’assegno di pensione che si riceverà, sulla base delle ipotesi di base. Ma anche il «tasso di sostituzione», cioè a quale percentuale dell’ultimo stipendio arriverà la futura pensione.

Se la pensione che prenderò in futuro mi pare troppo bassa che devo fare? Dipende. Se ci sono degli errori – ad esempio mancano dei periodi lavorativi o sono sbagliati i redditi indicati – bisogna segnalare l’errore all’Inps. Altrimenti bisogna cominciare a pensare al proprio futuro: con pensioni integrative, altre forme di risparmio, o chiedendo modifiche legislative. È ragionevole pensare che gli assegni ipotizzati per i parasubordinati o per chi ha una carriera discontinua saranno molto bassi.

Le cifre e gli importi della pensione indicati sono «garantiti»? Assolutamente no. Il documento ha puramente carattere informativo, è sottoposto a ipotesi «tipo».

Come si segnalano gli errori all’Inps? Per segnalare errori si può andare a una sede Inps, chiamare un call center a un numero verde, oppure accedere al servizio Spid per avere accesso online ai propri dati.

C’è modo di avere una previsione più sofisticata? Sì, attraverso il servizio online Spid. Si può avere la possibile data futura di pensionamento, il livello della pensione (stimato) a prezzi 2015. E si possono modificare alcuni dei parametri della simulazione (stipendio, carriera, data di pensionamento, ecc) e vedere che accade. Saranno sempre e comunque stime solo informative.

Si possono definire attendibili queste stime? Fino a un certo punto. Dal 2000 al 2012 ci sono state almeno otto o nove riforme previdenziali, altre possono arrivare. Certo, la «busta» di un lavoratore vicino alla pensione conterrà una previsione ragionevolmente attendibile.