Pensioni, Italia la più furba: dice che ci va a 66,7 anni, ci va a 62,3 anni

di Lucio Fero
Pubblicato il 6 Dicembre 2017 - 12:00 OLTRE 6 MESI FA
inps-ansa

In Italia i più furbi con l’Inps: si va in pensione prima (foto Ansa)

ROMA – Pensioni, Italia la più furba. La più furba del gruppone dei paesi Ocse, una quarantina sul pianeta, tutto il cosiddetto Occidente compreso e pure Giappone, Australia, Nuova Zelanda…

L’Italia è la più furba, lo attesta lo stesso Ocse. In Italia la legge dice e noi diciamo a noi stessi e agli altri paesi che l’età in cui si v in pensione è di ben 66 anni e sette mesi compiuti (in procinto di diventare 67 anni pieni dal 2.019). Lo diciamo, ma mica è vero. C’è nella legge, non nella realtà.

Nella realtà l’Italia va tutt’oggi in pensione a 62,3 anni di età. Lo “sconto” di 4, 4 anni, la differenza tra l’età di legge e l’età vera della pensione ce lo facciamo per via di…eccezioni alla legge. Una categoria in crisi o con particolari condizioni di lavoro e un’altra e un’altra ancora. E poi esenzioni di settore, di genere, di diritti più o meno acquisiti. E poi il dogma, il mantra della gradualità per cui da noi le cose sgradite si fanno sulla carta ma con molta, moltissima calma nella realtà.

Siamo il paese del “ma che davvero?”. Del “mica da domani”. E infatti con una legge che fissa l’età pensionabile ai livelli più alti nell’Ocse siamo contemporaneamente uno dei paesi in cui l’età media con cui si va in pensione effettivamente è tra le più basse.

Per avere la misura di quanto siamo furbi con noi stessi e di quanto siamo di manica larghissima con le eccezioni alla legge pensioni, si misuri questa differenza: la differenza tra 0,8 anni e 4,4 anni. Una differenza di circa sei volte. Bene, anche gli altri paesi Ocse hanno differenza tra età di legge ed età effettiva di pensione, anche gli altri hanno e fanno eccezioni. La somma media delle eccezioni degli altri è 0,8 anni. La misura delle nostre eccezioni è 4,4 anni, quasi sei volte tanto.

E poi sacrosantamente vero, lo attesta anche l’Ocse con i suoi conti ma lo sapevamo già, che i giovani italiani sono dannati e condannati ad andare in pensione più tardi degli altri, a 71 anni e forse qualcosa in più. E volete sapere perché? Non lo vogliamo sapere ma la prossima generazione andrà in pensione a 70 e passa anni (pensioni magre se non le integra privatamente) proprio perché la generazione dei loro nonni è andata in pensione mediamente a 55 anni e quella dei loro padri mediamente ci andava a 59 e ora ci va a 62/63 anni.