ROMA – Per pagare il reddito di cittadinanza nelle sole regioni del Sud e per nove mesi servirebbero oltre 10 miliardi di euro, più di quanto ad oggi previsto in manovra a livello nazionale: tanto, secondo una elaborazione della Svimez, sarebbe necessario per coprire la platea potenziale pari a oltre 1,2 milioni di nuclei familiari nel Mezzogiorno.
Dove la Campania è la regione che ne beneficerebbe maggiormente, con una richiesta sulla carta superiore al 30% e pari a quasi 3,1 miliardi di euro, da destinare a 391 mila famiglie. La stima dell’Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno considera potenziali beneficiari del reddito di cittadinanza i nuclei familiari con Isee da zero a 9.000 euro (oltre ad applicare la decurtazione sui 780 euro mensili per chi possiede una casa di proprietà e la modulazione rispetto al numero dei componenti).
La stima, inoltre, è proiettata sui nove mesi, tenendo conto del fatto che il reddito di cittadinanza, misura bandiera del M5s, potrebbe partire da aprile 2019. Le risorse, quindi non basterebbero a meno di ridurre la platea dei beneficiari: in legge di Bilancio sono stanziati 9 miliardi di euro nel 2019, di cui un miliardo destinato al rafforzamento dei centri per l’impiego.
Già nel suo ultimo rapporto l’associazione aveva sostenuto che a livello nazionale il costo complessivo per l’attuazione della misura sarebbe di circa 15-16 miliardi di euro. Tornando alle otto regioni del Sud, dopo la Campania nella classifica elaborata dalla Svimez si piazza la Sicilia, per la quale sarebbero necessari oltre 2,7 miliardi (per quasi 343 mila nuclei familiari); seguita dalla Puglia (1,6 miliardi per 214 mila famiglie) e dalla Calabria (1,1 miliardi per 144 mila famiglie).
E poi dalla Sardegna (830 milioni per 107 mila famiglie), Abruzzo (326 milioni per quasi 44 mila) e infine le più piccole Basilicata (206 milioni per 28 mila) e Molise, che ultima ne avrebbe beneficio con 88 milioni per 11 mila nuclei familiari.