Sviluppo: misure mese per mese, per settori specifici

Pubblicato il 17 Dicembre 2011 - 20:11 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 17 DIC – Provvedimenti ''mese per mese'' per ''spingere la crescita su comparti specifici''. Dopo la prima ''accelerata'', il primo ''impatto forte'', della manovra passata ora al Senato, cosi' il Governo si appresta a mettere mano alle misure piu' specificatamente destinate allo sviluppo.

Un 'capitolo', quello di sviluppo e crescita, sul quale arrivano le pressioni dell'Europa, del mondo industriale e di quello sindacale. E che in queste ore, assieme alla delusione per le poche liberalizzazioni, e' oggetto delle maggiori critiche alla manovra.

''Si conta di prendere provvedimenti mese per mese'' fanno sapere fonti governative che stanno studiando i dossier per predisporre i primi interventi, che dovrebbero riguardare i capitoli delle infrastrutture e dell'agenda digitale. E che devono fare i conti con le scarse risorse disponibili. 'Ferro' e 'reti', dunque, i primi obiettivi, che si intende approcciare sbloccando periodicamente, mese per mese appunto, pacchetti di risorse: diffusione della banda larga, in particolare al Sud, potenziamento ecosostenibile delle reti energetiche e di trasporto, potrebbero essere i titoli in cima all'agenda, in queste ore nelle mani del premier Mario Monti e del ministro Corrado Passera. Interventi che proprio Passera ha assicurato nei giorni scorsi: ''Non c'e dubbio che ci possiamo porre come obiettivo quello di attivare alcune decine di miliardi di ulteriori lavori nelle prossime settimane e mesi'', ha detto, per poi aggiungere, parlando davanti agli imprenditori di Confindustria, che ''il governo fara' tutta la sua parte per l'obiettivo produttivita': e' la prossima cosa su cui dobbiamo impegnarci tutti insieme''.

Del resto – fanno notare le medesime fonti – la manovra in corso di definitiva approvazione un primo importante 'strappo' lo ha dato: fra Ace (aiuto economico alla crescita), fondo di garanzia e detassazione della parte Irap sul lavoro, sono stati messi in circolo circa 40 miliardi. Cui si vanno ad aggiungere circa 12,5 miliardi sbloccati dal Cipe e altri 3 col Piano d'Azione Coesione.

Senza mollare la presa sui nodi delle liberalizzazioni (''le abbiamo iniziate le proseguiremo e le faremo insieme, governo e Parlamento. Non saranno contro qualcuno ma con convinzione a favore dei cittadini'', ha ribadito ieri lo stesso Monti), parte integrante dell'agenda-sviluppo e' poi il capitolo-lavoro. Capitolo affidato al ministro Elsa Fornero, che ha il delicato compito di avviare il confronto con le parti sociali e sul welfare, magari partendo dall'introduzione del reddito minimo garantito, di cui lei stessa ha parlato.