Inchiesta sui titoli Saras, il pm assolve tutti: “Impossibile trovare il colpevole”

Pubblicato il 18 Febbraio 2011 - 14:32 OLTRE 6 MESI FA

Gianmarco e Massimo Moratti

MILANO – Richiesta di assoluzione per tutti gli imputati del processo sulla quotazione di Saras: quando l’azienda fu quotata in Borsa, i suoi titoli furono “gonfiati”. Il risultato di questa operazione fu, come ha spiegato Vittorio Malagutti sul Fatto Quotidiano, che i Moratti guadagnarono 1,7 miliardi e una lunga serie di investitori finirono gabbati. Adesso il pm Luigi Orsi ha chiesto l’archiviazione per i banchieri che gestirono il collocamento dei titoli.

Malagutti specifica però che i fratelli petrolieri non sono stati mai iscritti alla lista degli indagati. Invece “tra i banchieri di cui è stata chiesta l’archiviazione ci sono alcuni nomi di spicco della finanza milanese come Federico Imbert, nel frattempo passato da Jp Morgan a Credit Suisse, e Galeazzo Pecori Giraldi già Morgan Stanley ora a Société Générale”.

Perché le banche avrebbero avuto interesse a tenere alto il prezzo di collocamento? Malagutti lo spiega: “E’ sul quel prezzo che si calcolano le loro commissioni. Bersaglio centrato, perchè in effetti l’operazione Saras si è rivelata una vera miniera d’oro. Guadagnarono tutti alla grande, salvo i risparmiatori. Oltre ai Moratti, che subito affidarono in gestione a Jp Morgan 1,1 miliardi, sul totale di 1,7 miliardi incassati, dalle carte emerge che la stessa Jp Morgan ottenne circa 28 milioni di euro mentre a Morgan Stanley andarono almeno 22 milioni”.

Ma secondo il giudice Orsi è impossibile individuare un solo colpevole: “La frantumazione delle competenze non consente di identificare un autore del fatto o un nucleo di soggetti che in concorso abbiano perseguito l’effetto di quotare Saras ad un prezzo sovrastimato”. Dunque, troppi colpevoli, nessuno colpevole.