Austria, il paese di “Fucking” vuole cambiare nome

I cartelli stradali di Fucking:

FUCKING (AUSTRIA) – I 104 residenti di Fucking, paesino austriaco che si trova a 30 chilometri da Salisburgo, non ce la fanno più a vedere coppie che mimano amplessi posando per gli obiettivi sotto ai cartelli stradali e a sostituire con frequenza le targhe rubate come souvenir.

Così, le proteste degli abitanti del paese che si trova a soli quattro chilometri dal confine con la Germania, hanno convinto Franz Meindl, il sindaco della cittadina che in in tedesco si pronuncia “fuking” e prende il nome da Focko, nobile bavarese che fondò l’insediamento millecinquecento anni fa, a indire un referendum.

In settimana, “la gente di Focko” voterà un possibile cambio di nome – probabilmente verrà inserita una o due “g” al posto del “ck” – per così sparire dalle cronache.

La proposta di cambiare nome era già stata avanzata nel 2004, ma l’allora sindaco Siegfried Hoppl si era opposto: “Tutti sanno cosa vuol dire in inglese, ma per noi Fucking rimarrà Fucking anche se i segnali stradali continueranno a essere rubati”.

Questa volta gli abitanti del piccolo centro però sono davvero esasperati, anche perchè si moltiplicano le telefonate oscene, gli scherzi su web che giocano allusivamente con il doppio senso, le trasmissioni televisive che prendono di mira la toponomastica locale.

Una guida turistica locale, intervistata dai giornali inglesi, polemizza: “I tedeschi vogliono vedere la casa di Mozart a Salisburgo; gli americani vogliono vedere dove è stato girato ‘The Sound of Music’, un film-musicale degli anni Sessanta, diretto da Robert Wise e interpretato da Julie Andrews; i giapponesi chiedono di visitare il luogo natale di Hitler, a Braunau. Gli inglesi sono interessati solo a Fucking. E sì che la zona è ricca di laghi, foreste, paesaggi da favola”.

I “fuckingers” hanno vissuto nell’anonimato e nella tranquillità fino all’arrivo delle truppe americane nell’area intorno a Salisburgo, alla fine della Seconda Guerra mondiale. Da quel momento il nome del paese è stato fonte costante di divertimento per i turisti anglosassoni.

Non è la prima volta che un paese decide di indire un referendum per cambiare nome: votazioni simili si sono verificate negli anni passati in paesi vicini. Tra questi , a cambiare nome sono stati “Wank” (in inglese “masturbarsi”), “Petting”  in Baviera, “Vomitville” e “Windpassing”.

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