Elena Ceste, test abbandono cadavere fallisce: il manichino non è adatto

ASTI – Fallito il test che doveva simulare l’abbandono del cadavere di Elena Ceste nel rio Mersa che scorre a meno di un km da casa Buoninconti-Ceste a Costigliole d’Asti, dove la donna è stata ritrovata. Il test messo a punto dalla difesa di Michele Buoninconti, in carcere dalla scorsa settimana perché accusato di aver ucciso sua moglie e di averne poi occultato il cadavere, non ha fornito risultati utili a scagionare l’uomo.

Il manichino portato sul ciglio del torrente, che doveva rappresentare il corpo della vittima, non è infatti risultato idoneo a effettuare il test. Anche le condizioni climatiche non sono risultate analoghe a quelle del 24 gennaio 2014, il giorno della scomparsa di Elena Ceste e, secondo l’accusa, del suo omicidio da parte del marito.

Gli avvocati di Buoninconti, Chiara Girola e Alberto Masoero, hanno lasciato il rio Mersa senza fare dichiarazioni. Al test hanno assistito anche i carabinieri del Comando provinciale di Asti, che hanno dovuto ripristinare la recinzione posta attorno al luogo del ritrovamento del cadavere, divelta la scorsa notte dalle raffiche di vento.

(Foto Lapresse)

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