Libor, bacillo Barclays infetta Europa. Gli Usa lanciarono l’allarme nel 2008…

Pubblicato il 19 Luglio 2012 - 13:45 OLTRE 6 MESI FA
La lettera che Geihner scrisse a King nel 2008

LONDRA – Il sistema Libor non solo in Inghilterra, ma in tutta Europa. E gli Stati Uniti temevano già dal 2008. Il bacillo Barclays ha contagiato altre banche europee: ci sarebbero altri 4 istituti coinvolti nello scandalo. Sono Credit Agricole, HSBC, Deutsche Bank e Société Générale. I nomi sono stati fatti dal Financial Times. Ma la vera “bomba”, secondo quanto scrive il Sole 24 Ore, è che gli Stati Uniti avrebbero previsto un possibile “effetto domino” già dal 2008. Quando, cioè, Tim Geithner (allora presidente della Fed, oggi ministro del Tesoro americano) scrisse una mail preoccupata a Mervyin King, governatore della Banca d’Inghilterra.

Sarà forse il caso di ricordare cosa è lo “scandalo Libor”: secondo l’accusa Barclays, Rbs e altre banche inglesi falsavano i tassi (taroccandoli al ribasso). Perché lo facevano? Per mostrarsi più forti, gonfiare il petto con i rivali. Dire che il tasso al quale si pensa di finanziarsi è basso significa dare l’idea che la propria banca è solida, lontana da difficoltà finanziarie. Lo alzavano quando volevano incassare profitti (e quindi i bonus dei manager della banche). Ma il Libor è il tasso di riferimento per mutui e derivati per almeno 350 mila miliardi di dollari: le perdite, spiega il banchiere anonimo citato dal Sole 24 Ore, sarebbero di “molti miliardi di dollari”.

I primi a subire gli effetti della tempesta sono stati Barclays (il presidente Marcus Agius e l’amministratore delegato Bob Diamond si sono dimessi e la banca ha avuto una multa di 290 milioni di sterline (360 milioni di euro). Per RBS la sanzione è stata di 150 milioni di sterline (186 milioni di euro). Ora tocca alle altre 4, ma l’epicentro sarebbe stato sempre Barclays.

Infatti il regista dell’operazione sarebbe, secondo l’accusa, Philippe Mryoussef, ex trader di Barclays che coordinava la “truffa” con i trader delle altre 4 banche. Moryoussed ha lavorato per Barclays dal 2005 fino al 2007, ma in precedenza aveva stretto relazioni con dipendenti di altre aziende. Dipendenti che evidentemente erano d’accordo con lui nel “drogare” il mercato dei tassi.

Mario Platero ha scritto sul Sole 24 Ore che altre 14 banche sarebbero a rischio inchiesta: tra queste cita Jp Morgan, Credit Suisse e Bank of America. E quattro anni fa la Fed aveva avvisato la Banca D’Inghilterra.