“Montecitorio fa la pro loco: spesi sei milioni in chiacchiere”, l’inchiesta del Giornale
Pubblicato il 15 Novembre 2013 - 12:36 OLTRE 6 MESI FA
ROMA – Sei milioni in chiacchiere, Montecitorio, la Camere dei deputati, accusa il Giornale si è trasformata in una pro loco, una pro loco milionaria, di quelle stanche, di quelle peggiori che annegano nei comuni italiani, “quelle che sanno di muffa e di vecchi signori imbolsiti”.
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Scrivono Paolo Bracalini e Vittorio Macioce sul Giornale:
Presentazioni di libri, convegni, tavole rotonde, una giornata sul tema Verità e riconciliazione nelle primavere arabe, un’altra sul metafisico interrogativo Parolelibereo parole d’odio , l’anteprima di qualche film, un Concerto di Natale sulla coralità di montagna ,un paio di mostre di pittura e una di fotografia: Piedi, scarpe, bagagli. C’è pure un premio letterario e presto, scommettiamo, si inventeranno anche una bella sagra di paese. Si può permettere invece una buona stagione di concerti con le bande delle forze armate. Questa pro loco ha appoggi molto in alto. Nel 2012 ha organizzato 543 micro manifestazioni, di solito favori a notabili, politici, ex politici, giornalisti, intellettuali che conoscono qualcuno nel Palazzo, pensionati che hanno appena finito discrivere la propria monumentale e indispensabile biografia,signore annoiate e affini. La pro loco ha anche un direttore artistico. Il suo titolo ufficiale è «consulente sugli aspetti artistici e architettonici».E guadagna 150mila euro lordi l’anno.
Il 6 novembre è stato presentato il bilancio. Per il triennio 2013-2015 ci sono in bilancio 6.235.000 euro. Continua l’inchiesta del Giornale:
Questi soldi sono solo per la logistica. Non si parla di costi per gettoni di presenza o pagare i musicisti delle bande. Vengono spesi per «provvedere all’allestimento degli spazi e alla gestione degli eventi, con la fornitura di arredi moderni secondo criteri ergonomici (ci si preoccupa insomma del fondoschiena degli ospiti ndr ), la manutenzione straordinaria degli arredi in stile, nonché le funzioni di supporto logistico, compresi i servizi di facchinaggio». Il punto di forza dell’onorevole pro loco è«Montecitorio a porte aperte». L’obiettivo è far innamorare i cittadini della Camera: guardate come lavoriamo bene.