Pensioni privati, pubblici, autonomi: a 66 anni oggi, a 67 dal 2022

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Agosto 2014 - 08:48 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Pensioni privati, pubblici, autonomi: a 66 anni oggi, a 67 dal 2022… Dal momento che si vive più a lungo, occorre infatti andare in pensione più tardi. Almeno è questa la filosofia che ha ispirato una legge del 2010, con la quale è stato deciso che i requisiti anagrafici dovranno nel tempo fare riferimento all’incremento della speranza di vita. In ogni caso, per tagliare la testa al toro, la riforma Monti-Fornero stabilisce che qualora l’incremento dato dalle variazioni demografiche non dovesse arrivarci, a partire dal 2022 l’età del pensionamento non può comunque risultare inferiore a 67 anni di età per tutti. Così, tanto per essere sicuri. Un ragionamento che vale per tutti, privati, autonomi, pubblici…

Ma fino al 2022 come e quando si va in pensione? Dopo la bocciatura della Ragioneria generale dello Stato alle norme che prevedevano deroghe alla legge Fornero, nei giorni scorsi il governo ha fatto un passo indietro. No alle pensioni per i 4 mila insegnanti rientranti nella cosiddetta “quota 96” (la somma di età e anni di contributi), che avrebbero così potuto percepire l’assegno dall’Inps a partire da settembre. È saltato anche il tetto dei 68 anni per la pensione dei professori universitari e dei primari. Per loro restano in vigore le soglie valide anche per gli altri dipendenti pubblici. Confermate infine le penalizzazioni sulle pensioni di anzianità: l’1% per ogni anno di anticipo rispetto ai 62 e il 2% per ogni ulteriore anno rispetto ai 60.

Domenico Comegna per il Corriere della Sera riporta una guida alla pensione divisa per settori:

Dipendenti privati. L’età anagrafica per le pensioni di vecchiaia resta fissata a 66 anni e 3 mesi per gli uomini e 63 anni e 9 mesi per le donne. A proposito di donne va ricordato che la riforma del 2012 ha dato un colpo di acceleratore all’equiparazione con gli uomini, già decisa dal governo Berlusconi, che nell’estate 2011 aveva previsto un percorso che doveva iniziare nel 2014 per raggiungere il traguardo nel 2026, ora fissato al 2018. Dal gennaio 2012, l’età delle donne è salita a 62 anni – soglia alla quale già nel 2013 sono stati aggiunti 3 mesi (per via dell’adeguamento alle speranze di vita) – ed è stata ulteriormente elevata a 63 anni e 9 mesi nel 2014.

Autonomi. Nulla di nuovo per artigiani, commercianti e coltivatori diretti, la cui età di vecchiaia è stabilita a 66 anni e 3 mesi. Penalizzate le donne lavoratrici autonome, per le quali lo scalone del 2012 è stato di 3 anni e 6 mesi: l’età è passata da 60 a 63 anni e mezzo. Limite che è salito a 63 anni e 9 mesi nel 2013 e a 64 e 9 mesi nel 2014.

Dipendenti pubblici. Anche l’età di vecchiaia per i pubblici dipendenti è fissata a 66 anni e 3 mesi, sia gli uomini che le donne. Per anni le dipendenti pubbliche hanno potuto beneficiare di un trattamento agevolato rispetto alle colleghe impiegate nel privato: potevano andare in pensione dopo 20 anni di servizio (15 anni se sposate o con figli). Ora la situazione è capovolta, con l’età pensionabile più alta nel pubblico rispetto al privato. Per gli appartenenti alla Pubblica amministrazione, compresi i dipendenti del settore sanità (Asl) è previsto il pensionamento d’ufficio al compimento dei 62 anni di età. Nel senso che l’amministrazione può unilateralmente mandare a casa chi ha raggiunto i requisiti di pensionamento (contributi e 62 anni di età), dirigenti compresi. Per i medici gli anni sono 65. Tale meccanismo non trova applicazione nei confronti dei magistrati, professori universitari e primari.

Pensione anticipata. Con la riforma Monti-Fornero, a partire dal 2012 per ottenere la pensione prima dell’età della vecchiaia non bastano più i classici 40 anni, ma ne occorrono più di 42: nel 2014 sono 42 e 6 mesi per gli uomini e 41 e 6 mesi per le donne. Anche qui è previsto un adeguamento periodico agli andamenti demografici. Questo significa che nel triennio 2016-2018 saranno richiesti 42 anni e 10 mesi (41 anni e 10 mesi le donne).

La tabella riportata dal Corriere della Sera:

Pensioni privati, pubblici, autonomi: a 66 anni oggi, a 67 dal 2022

Tabella del Corriere della Sera