ROMA – Animali decapitati sulla spiaggia di Ostia, alle porte di Roma. La denuncia arriva da Rinaldo Sidoli, responsabile nazionale iniziative speciali della onlus Le.I.D.A.A. (Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente), [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] presieduta dall’on. Michela Vittoria Brambilla.
“Sulla spiaggia libera Ostia Ponente sono stati trovati la testa di un capretto, un’oca e un gallo sgozzati. Un orrore inaccettabile”, osserva Sidoli. “Confidiamo nelle indagini delle forze dell’ordine affinché arrivino agli autori di questi atti, forse riconducibili a rituali raccapriccianti che coinvolgono animali, uccisi con grande ferocia. Non è la prima volta che accade. Indizi della celebrazione di riti satanici e voodoo sono stati riscontrati in altre occasioni, all’interno delle rovine della Villa di Plinio o della spiaggia libera di Castelporziano”.
Sidoli ricorda anche che “per ogni forma di maltrattamento ed uccisione di animali, il reato contestato è quello previsto dall’articolo 544 ter del codice penale che punisce chi ferisce o sevizia un animale con la reclusione da tre mesi ad un anni, e con la multa massima di 15mila euro. Questa non è libertà di culto. È il comportamento deviato di soggetti pericolosi per la società che danno sfogo alle proprie pulsioni violente e sadiche su esseri indifesi”.
(Foto Leidaa)