Apple, crollo in Borsa: titolo sotto i 400$. Colpa di AppGratis ed effetto Texas

Pubblicato il 19 Aprile 2013 - 11:16| Aggiornato il 29 Gennaio 2023 OLTRE 6 MESI FA

WASHINGTON – Apple in calo in Borsa, scende sotto i 400 dollari per azione: ha perso il 43% dai massimi storici di 705,07 dollari.

La mela morsicata arriva a cedere oltre il 6% a 398,11 dollari, un livello mai visto dal 22 dicembre 2011, dopo che uno dei suoi fornitori ha comunicato risultati al di sotto delle attese, lasciando intravedere un possibile rallentamento delle vendite di iPhone.

Come se non bastasse, quando martedì prossimo, 23 aprile, Apple presenterà i risultati trimestrali, potrebbe registrare – secondo alcune stime – una contrazione dell’utile netto del 18% a 9,5 miliardi di dollari e una riduzione proiettata sull’intero anno finanziario.

Ma a deprimere la corsa del titolo di Cupertino hanno contribuito anche il caso del ritiro unilaterale di AppGratis e la concorrenza della sua nemesi asiatica, il colosso Samsung che procede speditissima dopo la presentazione del nuovo Samsung S4. In realtà da oriente è in arrivo un intero esercito di concorrenti formidabili: in testa ci sono la cinese Huawei e la taiwanese Htc.

L’iPhone perde appeal nel momento in cui si diffonde la notizia che alcuni test, mai divulgati, assegnano il titolo di migliore smartphone in circolazione all‘Htc One. E contemporaneamente l’iPad viene surclassato da altri tablet per qualità e durata.

Ed ecco che i piccoli fornitori cominciano a stringere la cinghia. E’ il caso di Cirrus Logic, un’azienda con base in Texas che produce componenti per iPhone e per iPad, che ha annunciato una consistente svalutazione di magazzino e ipotesi di ricavi inferiori a causa di quella che ha definito “una riduzione delle previsioni di acquisto di un prodotto ad alti volumi” da parte di un cliente.

Ed Apple deve pure scontare il fatto che non c’è più il genio sregolato di Steve Jobs a risollevarla dai momenti di cattiva sorte. Il capitano Cook dinanzi alle accuse in Cina di cattiva gestione delle garanzie e dell’assistenza post-vendita ha liquidato la faccenda come un problema di comunicazione. Ma l’accusa di arroganza va via via consolidandosi, quando spunta pure il caso AppGratis. Il ministro dell’Economa Digitale francese, Fleur Pellerin, nei giorni scorsi ha bacchettato Apple per aver rimosso “unilateralmente e senza spiegazione”, l’app dal suo store.

AppGratis è un’azienda di appena 45 dipendenti ma che tra i suoi investitori conta anche il colosso France Telecom. Una scaramuccia che ha contribuito a far rumore e ad alimentare le antipatie verso il titolo della mela morsicata.

E poi c’è l’incertezza sui nuovi lanci: alcuni aspettavano un nuovo iPad per marzo. Non è chiaro se il nuovo iPhone uscirà a giugno o a settembre. E l’indeterminatezza non ha nulla a che vedere con il mistero e l’effetto suspance sempre cercato dal guru Jobs. Sa più di confusione.