“Servizio Pubblico” riparte: ecco come vederlo in diretta sul web

Pubblicato il 12 Gennaio 2012 - 20:30 OLTRE 6 MESI FA

Foto LaPresse

ROMA – La manovra del governo Monti anima ancora il dibattito politico. L’austerity richiesta dall’Europa e messa a punto dall’esecutivo tecnico sarà al centro della nuova puntata di Servizio Pubblico dal titolo “Rigore di Stato”. La trasmissione di Michele Santoro riprende alle 21 dopo tre settimane di pausa natalizia e per la prima volta in onda anche sul canale in chiaro di Sky, Cielo, oltre che su un network di televisioni locali e in diretta streaming sul sito de Il Fatto Quotidiano, del Corriere della Sera e di Repubblica. Sarà inoltre possibile seguirla sui canali 100, 500 e 504 di Sky.

Questa la rete di tv locali dove si potrà vedere “Servizio Pubblico”, regione per regione: Antenna Sicilia; Videocalabria; Telenorba (Puglia-Molise-Basilicata); Telecapri (Campania); Rete 8 (Abruzzo); Teleroma 56, t9, Extratv (Lazio); Rete 8 (Abruzzo); Tv centro Marche; Umbria tv; Rtv (Toscana); Tcs (Sardegna); Nuovarete, Telereggio, Di.tv, Telesanterno, Telemodena (Emilia Romagna); Primocanale (Liguria); Telecupole, Videogruppo (Piemonte, Valle d’Aosta); Telelombardia; Telenuovo, Antenna 3 nordest (Veneto); la Giulia (Friuli Venezia Giulia); Rttr (Trentino Alto Adige).

Tra gli ospiti in studio saranno presenti Michele Emiliano, il sindaco di Bari del Partito democratico, Daniela Santanché del Popolo della Libertà e il procuratore capo della Repubblica di Torino Gian Carlo Caselli. Tra i servizi proposti nel corso della puntata, un’intervista esclusiva a Vincenzo Visco, ex ministro delle Finanze del governo Prodi e a Nicola Cosentino, il coordinatore del Pdl in Campania accusato dai pm di essere il “referente politico” dei Casalesi.

Intanto sulla pagina di Facebook un sondaggio chiede agli utenti su cosa vorrebbero essere chiamati a rispondere nella nuova puntata. Tra gli argomenti preferiti il signoraggio bancario e l’evasione fiscale seguiti dalla riforma del mercato del lavoro, la legalizzazione delle droghe leggere e la riduzione degli stipendi dei parlamentari.