PARMA – Dai ballottaggi di domenica prossima potrebbe saltar fuori il “sindaco che non ti aspetti”. Almeno a Parma, dove Federico Pizzarotti, candidato del Movimento 5 Stelle, ha più che buone chance di uscire vincitore dal confronto col candidato del centrosinistra Vincenzo Bernazzoli. Sindaco che non t’aspetti espressione dell’unica forza che può cantar vittoria dopo le elezioni dello scorso 6/7 maggio, i “grillini”, e che, da un sondaggio commissionato da La7, sarebbe accreditata del 9% a livello nazionale.
Il partito, pardon il movimento creato dal (ex) comico Beppe Grillo, è il vero e unico vincitore della tornata di elezioni amministrative della settimana scorsa, forte di voti guadagnati e recuperati ovunque, dal Pdl al Pd passando per gli astenuti. Il tg di Enrico Mentana ha pubblicato un sondaggio che, a livello nazionale, stima la forza dei grillini intorno al 9%. Un dato su cui in pochi avrebbero scommesso sino a pochi giorni dal voto ma che si spiega con la forza attrattiva del movimento, capace di recuperare dall’area del non voto, che sempre il sondaggio de La7 quantifica nella cifra enorme del 41%, così come dai vecchi partiti. Scontenti del Pdl e scontenti del Pd, elettori di destra e sinistra delusi possono trovare nel Movimento 5 Stelle la destinazione del voto di protesta da dare come segnale, e anche al realizzazione di alcune loro idee trascurate dai partiti.
Se sul piano nazionale la forza attrattiva dei grillini li potrebbe portare ad avere un peso consistente nel prossimo Parlamento, a livello locale potrebbe tradursi nell’elezione di almeno un sindaco espressione del Movimento. E il candidato migliore è senza dubbio Federico Pizzarotti, candidato che al primo turno ha raccolto quasi il 20% dei consensi e che domenica e lunedì prossimi sfiderà il candidato del centro sinistra, forte di un vantaggio di quasi 20 punti percentuali ma che, in vista del ballottaggio, sta vedendo il suo margine di vittoria assottigliarsi.
Sondaggi in questo periodo elettorale non se ne possono fare o almeno rendere noti, ma gli umori della politica e dei parmensi stanno dando forza alle speranze di Pizzarotti. Il Pdl ha smentito ufficialmente che appoggerà il candidato grillino contro il candidato del centro sinistra, ipotesi avanzata proprio da Bernazzoli. Ma se la smentita è ufficiale, meno certo è il comportamento che terranno gli elettori pidiellini nelle urne. Il sentimento, descritto dal candidato del centro sinistra del “tanto peggio, tanto meglio”, non può esser cancellato da una smentita, e poi il candidato grillino conserva comunque l’attrattiva del voto di protesta che, in una città provata dagli scandali dell’amministrazione uscente, è un valore non da poco. L’ipotesi di appoggio da parte del Pdl avanzata da Bernazzoli è sintomatica in ogni caso, e da la misura, di un nervosismo, di una tensione apparentemente ingiustificata rispetto al margine di vantaggio ottenuto al primo turno. Non va poi dimenticato che come il Movimento 5 Stelle è stato capace di pescare voti anche nell’elettorato di centro sinistra, così può fare il suo candidato parmense, pescando tra gli insoddisfatti e tra quelli a cui il candidato Bernazzoli non piace.
Non è infatti un caso la definizione che Beppe Grillo ha dato di Parma, “la nostra piccola Stalingrado”, conscio anche lui che nella città emiliana si gioca la possibilità di eleggere un primo cittadino di “rango”. Già al primo turno i grillini hanno eletto per la prima volta un loro sindaco, a Sarego, ma governare una città come Parma, vincere una sfida come quella ha tutto un altro valore e significato. Dall’urna, tra qualche giorno, potrebbe uscire una “sorpresa”.