Condono Ischia…c’è. Soldi Tav da girare a Piemonte…non esistono. Di Maio a balle incatenate

di Lucio Fero
Pubblicato il 2 Novembre 2018 - 09:24| Aggiornato il 4 Novembre 2018 OLTRE 6 MESI FA
Condono Ischia...c'è. Soldi Tav da girare a Piemonte...non esistono. Di Maio a balle incatenate

Condono Ischia…c’è. Soldi Tav da girare a Piemonte…non esistono. Di Maio a balle incatenate

ROMA – Condono Ischia c’è o non c’è? C’è. L’emendamento inserito per mano e volontà M5S nel decreto per Genova dice che tutte le domande di condono edilizio presentate ad Ischia (in media più di una per nucleo familiare, cioè più di ventimila su sessantamila residenti) devono essere esaminate in fretta (sei mesi) ed avere una risposta. Un sì o no all’abuso, un sì o no formulato secondo i criteri, dice l’emendamento di mano e mente M5S, del condono 1985.

Saranno quindi tutti sì, tutti sì all’abuso edilizio. Entro sei mesi arriverà una pioggia, entro sei mesi ad Ischia una bomba d’acqua di sì all’abuso edilizio. Condono, condono di massa. Mascherato certo. ma facilmente smascherabile.

Luigi Di Maio, ministro competente diciamo per territorio, in estate era andato ad Ischia a promettere. Ovviamente indicando Ischia e la sua gente come vittime, trattati da cittadini, anzi terremotati di serie C. La promessa conteneva il debito del condono.

E che sia condono non c’è dubbio nella sostanza. Ad Ischia ha funzionato così per decenni: si costruiva fuori regola, si faceva domanda di condono, volutamente le istituzioni e i governi locali non davano nessuna risposta alla domanda. Volutamente, perché rispondere sì o no avrebbe comportato appunto dei sì e dei no. E quindi ad Ischia dove si è costruito abusivamente anche in zone a rischio idro geologico sarebbero arrivato molti no. Impopolari.

Quindi le domande di condono restavano là. E anche le costruzioni abusive. Perché sarebbero arrivati dei no in caso di esame delle domande di condono? Perché di condoni edilizi nel tempo ce ne sono stati tre. E gli ultimi due in ordine di tempo escludono si possa condonare l’edificio costruito in luoghi a rischio o pericolosi o necessari di particolare tutela.

Gli ultimi due condoni escludono questa tipologia. Non così il condono del 1985. Che era un condono slava tutto e tutti. L’emendamento, che il blog a cinque stelle esplicitamente difende e spaccia come innocua e neutrale velocizzazione amministrativa, nero su bianco ancora le case abusive di Ischia ai criteri del condono 1985. Con quei criteri è condono praticamente per tutti.

Di Maio, M5S, blog a cinque stelle non l’hanno raccontata giusta e intera. Ancora una volta si sono sentiti molto astuti. hanno raccontato e raccontano che non hanno infilato un condono di…collegio in terra elettorale di Di Maio. Raccontano hanno solo sveltito la burocrazia pigra ad Ischia. raccontano addirittura di aver instaurato un diritto degli immancabili cittadini.

Non è così, questo è mascheramento del condono edilizio ad Ischia. L’ordine di legge di rispondere alla decine di migliaia di domande di consono sull’isola entro sei mesi e con i criteri del 1985 equivale, è l’ordine di legge di condonare tutto. Altrimenti, se condono generale non era, perché non agganciare la legge ai più restrittivi e severi criteri dei condoni edilizi successivi? Perché, si fosse fatto così, molti ad Ischia avrebbero ricevuto un no alla loro domanda.

Dal golfo di Napoli alle Alpi piemontesi. Di Maio e M5S hanno fatto e fanno muro contro la Tav, contro l’Alta Velocità ferroviaria Torino-Lione. Di Maio dice che è “opera spreca soldi”. E siccome aziende, sindacati, categorie produttive di ogni genere del Piemonte protestano anche e perfino in piazza contro la rinuncia, l’abolizione di una grande infrastruttura e opera pubblica, allora che fa Di Maio?

Dice che c’è qualcosa che lavoratori e imprese e associazioni e categorie del Piemonte non hanno capito: i soldi della Tav, i soldi per fare la Tav, i soldi che non si spenderanno per la Tav andranno al Piemonte per altre cose dichiarate più utili della Tav. Quali soldi? La fantasia al potere di Di Maio…

I soldi per la Tav sono in parte francesi e ovviamente restano in Francia. In parte sono finanziamento Ue e se Tav non si fa non è che la Ue li gira all’Italia per fare un’altra cosa. I soldi della Tav che non si fa e verrebbero trasferiti al Piemonte per due terzi non esistono, per due terzi Di Maio se li inventa e li vende anche se non esistono.

Di Maio: il condono per Ischia non c’è, non esiste. E invece c’è: voluto, pensato, scritto e votato. Mascherato anche, va detto. Di Maio: i soldi della Tav che non si farà andranno al Piemonte. E invece quei soldi non esistono. Di Maio a balle incatenate. Ma non è una novità, è una cifra di governo. 

A proposito, anche l’Alta Velocità non è uguale per tutti. In Piemonte dove c’è un forte movimento No Tav e dove i No Tav hanno votato in molti M5S, lì la Tav è per Dio Maio”spreco” e danno. Invece l’Alta Velocità Napoli-Bari è per Di Maio buona e giusta cosa. Tav sì dove non ci sono i No Tav e Tav no dove ci sono i No Tav. La Tav di…collegio.