Meloni, atto primo, la nuova rotta del governo ha marcato l’identità di destra-centro: come finirà con il caro bollette?

Meloni, atto primo, la nuova rotta del governo ha marcato l’identità di destra-centro: come finirà con il caro bollette?

di Enrico Pirondini
Pubblicato il 1 Novembre 2022 - 13:16 OLTRE 6 MESI FA
Meloni, atto primo, la nuova rotta del governo ha marcato l’identità di destra-centro: come finirà con il caro bollette?

Meloni, atto primo, la nuova rotta del governo ha marcato l’identità di destra-centro: come finirà con il caro bollette?

Meloni, atto primo:  Giustizia, Covid, stop ai rave-party. Cioè: rinvio della riforma Cartabia e conferma dell’ergastolo ostativo; reintegro dei medici no Vax; stretta sulla sicurezza (“l’illegalità non sarà più tollerata”).

Il resto forse venerdi 4 novembre, ovvero gli aiuti contro il caro bollette. Il primo Cdm operativo e la prima conferenza stampa del nuovo governo lascia pochi dubbi. E le opposizioni, puntualmente, lo hanno rimarcato con una veemenza verbale oltre l’asticella. Allora vediamolo questo cambio di rotta.

1)MAFIOSI IN CELLA, MANO TESA DELLA MELONI ALLE PROCURE

È stato il primo decreto del governo Meloni. Nessuna sorpresa. Siccome venerdì deve intervenire la Consulta in un quadro di preoccupazioni e malumori (procure, tribunali, camere penali non sono in grado di adempiere agli adempimenti della riforma  Cartabia in vigore il 30 dicembre) l’Esecutivo ha scelto questa priorità sull’onda di esigenze temporali.

E ha colto questa ghiotta occasione per marcare la sua identità di Centrodestra, pardon di Destra-centro. Morale: plauso delle toghe (Santalucia:”passaggio necessario “), delusione dei 1.259 ergastolani che confidavano nell’esito contrario. Trionfante il ministro Nordio:”Abbiamo evitato che per problemi della politica potessero uscire di galera detenuti per reati gravi”.

2) TORNANO AL LAVORO 4 MILA MEDICI NO VAX

Reintegrati al lavoro con due mesi di anticipo. “Serve personale “ ha spiegato il ministro Schillaci. Ora l’emergenza è semmai la fuga dei sanitari. E la mancanza di specialisti è più grave dello stesso virus (tesi del virologo Massimo Clementi, Università del San Raffaele di Milano).

Ma non tutti sono d’accordo, Anzi. “È una sanatoria anti-scienza, diseducativa “ ha fatto sapere la Fondazione Gimbe e il governatore campano De  Luca è subito salito sulle barricate al grido :”No,no. È una forma di violenza verso i più fragili”. Ma l’ordine dei medici ha cercato di spegnere il fuoco delle polemiche:”Gesù, in fondo si tratta solo di un anticipo di qualche settimana”.

3) GIRO DI VITE CONTRO LE FESTE SELVAGGE

Multe, sequestri, carcere. Il decreto urgente che ha introdotto il reato di occupazione e raduno pericoloso. Rave addio. Addio “invasione di terreni ed edifici finalizzata a raduni di oltre 50 persone pericoloso per l’ordine pubblico, l’incolumità pubblica o la salute pubblica “. 

Ora c’è una norma come negli altri Paesi. Anche questo è un segnale forte, un doveroso intervento sull’illegalità. “Lo Stato ora c’è “ ha detto la Meloni. Letta e Conte non ci stanno, convinti che questo atto primo del governo sia in realtà un diversivo per guadagnare tempo sul caro bollette e la pesante emergenza economica. Vedremo.