Responsabilità civile pericolosa: puoi citare un giudice per liberarti di lui

di Michele Marchesiello
Pubblicato il 13 Giugno 2014 - 08:00 OLTRE 6 MESI FA
Responsabilità civile pericolosa: puoi citare un giudice per liberarti di lui

Responsabilità civile pericolosa: puoi citare un giudice per liberarti di lui

ROMA – L’avvocato Giacomini è persona troppo accorta ed esperta per non essersi reso conto dell’equivoco cui induceva il suo intervento sul Secolo XIX di Genova a proposito della responsabilità dei magistrati : equivoco enfatizzato da una intitolazione – se così si può dire – ‘manifestamente ambigua’: “Giudici e responsabilità: e’ ora che l’Italia si adegui all’Europa”.

Nel pieno della polemica (e dello scontro parlamentare ) sul tema della responsabilità diretta dei magistrati, non è difficile immaginare che il lettore – piuttosto che addentrarsi nel contesto di un intervento molto tecnico e, si deve aggiungere, assolutamente corretto – sia corso subito alla conclusione suggerita non senza malizia dal titolo. Ancora una volta, “è l’Europa che ce lo chiede!”

Ma cosa davvero chiede l’Europa alla nostra indisciplinata e sgangherata Repubblica? L’Europa non chiede affatto – né si sogna di farlo – che lo Stato italiano introduca una legislazione che consenta al cittadino di citare direttamente in giudizio il magistrato dal cui comportamento doloso o colposo egli ritenga di essere stato ingiustamente danneggiato. L’Europa chiede piuttosto – inascoltata – che lo Stato italiano provveda a colmare una lacuna nell’applicazione del principio (comune a tutti i paesi dell’Unione ) per cui è lo Stato – in prima battuta – a dover risarcire il cittadino per gli errori, colposi o dolosi, dei suoi magistrati . Sarà sempre lo Stato, eventualmente condannato, a decidere in una secondo tempo se agire nelle sedi e con le modalità opportune nei confronti del magistrato responsabile. La ragione del contrasto con l’ordinamento comunitario e con la giurisprudenza della Corte di giustizia è tutta qua e risiede nel fatto che, per la legge italiana, questo meccanismo continua a funzionare solo per i casi di dolo e colpa grave, ma non di colpa ‘tout court’.

Nessun paese europeo (e, aggiungiamo, ‘civile’) prevede che il cittadino possa agire direttamente nei confronti del giudice per i danni asseritamente subiti per sua colpa o dolo.

Del resto, la divergenza appare abbastanza irrilevante: non ho mai pensato che la ‘colpa’ del giudice potesse essere meno che grave. Esiste una colpa che possa dirsi ‘lieve’ per un errore, una negligenza, una svista del giudice che incidono sempre in modo grave sulla vita, la libertà, la reputazione di un cittadino?

Una norma che prevedesse la responsabilità diretta inciderebbe gravemente – è stato già detto – sulla indipendenza del magistrato e sull’esercizio del suo dovere-potere di esercitare la giurisdizione nei confronti di chiunque. Che ne sarebbe dei gravissimi casi di corruzione che proprio dei magistrati indipendenti stanno via via portando alla luce, contro la resistenza ostinata di un potere politico espresso da quel ramo del Parlamento (fortunatamente ancora non ‘unico’) che cerca di ‘tagliare le ali’ alle iniziative del potere giudiziario ? Quale magistrato si esporrebbe serenamente al rischio di richieste di risarcimenti milionari?

Un’ultima, non irrilevante considerazione. Se si consentisse al cittadino di citare in giudizio per danni il giudice ritenuto ‘colpevole’, scatterebbero automaticamente una causa obbligatoria di astensione (art. 36 lett. a del c.p.p.) e una ragione di ricusazione (art.37 lett. A del c.p.p.). Quale modo migliore per liberarsi di un giudice, di quello consistente nel citarlo in giudizio, pretestuosamente, con il solo rischio di una condanna al pagamento delle spese processuali?