Movida, aperitivo? Urla, vomito, urina… Piazze appaltate agli ultrà come le curve da stadio

di Lucio Fero
Pubblicato il 17 Giugno 2021 - 10:57 OLTRE 6 MESI FA
Movida, aperitivo? Urla, vomito, urina... Piazze appaltate agli ultrà come le curve da stadio

Movida, aperitivo? Urla, vomito, urina… Piazze appaltate agli ultrà come le curve da stadio FOTO ANSA

Movida è stata la sua denominazione ufficiale. E lo è ancora, qualcuno sui giornali si è premurato di aggiungere l’aggettivo cattiva. Cattiva, ma sempre movida, come a dire di una originaria buona cosa che però ha preso un vizio. Oppure aperitivo, popolo dell’aperitivo, quasi una categoria, se non dell’essere, dell’essere leggeri.

Quindi ci si è raccontati e ci si racconta che questo c’è quel che c’è e quel che va quasi ogni sera nelle piazze e nei vicoli dei centri storici della città italiane: movida e aperitivo. Invece no, non è così: nelle piazze e vie e vicoli dei centri storici d’Italia la sera e la notte va non il popol giovane di movida e aperitivo ma il popolo delle urla, delle botte, del vomito, dell’urina e della “violenza nuova, casuale, cattiva”.

Violenza nuova, casuale, cattiva

Così l’ha definita sul Corriere della Sera Beppe Severgnini. Nuova di sicuro, ed è la cosa più difficile da capire e accettare questa sua caratteristica di essere violenza nuova. No, non è sempre accaduto. No, non è che ogni generazione fa così quando è giovane. Ogni generazione sperimenta la sua trasgressione come pratica individuale e collettiva. Stavolta però alla base della trasgressione c’è l’equazione libertà uguale shottino libero. Più shottini, più libertà. Più shottini più birre, più libertà ancora.

Più shottini più birre più magari una striscia il massimo della libertà. E la felicità è un vomito da alcol ingerito con cui marcare il territorio e/o una botta di urina sul muro o sulla strada o sul portone altrui. Trasgressione? Se è trasgressione, è trasgressione pezzente e miseranda. Ma trasgressione non è, è invece violenza. Per di più organizzata. Stiamo facendo delle piazze italiane quel che si è fatto delle curve da stadio: territorio appaltato e concesso a chi se lo prende con la forza.

Ideologia a sostegno, quella dei “repressi” da Covid

Come nelle curve da stadio gli occupanti hanno elaborato una ideologia a sostegno, niente meno che quella della “repressione” da Covid. Si atteggiano a vittime martiri di una dittatura dei divieti, si dichiarano in credito con lo Stato che ha impedito loro di contagiarsi, negano o irridono al contagio, attaccano con bottiglie e petardi le forze della repressione, cioè la polizia. Una ideologia a sostegno della occupazione violenta delle piazze che ricalca pari pari gli schemi dell’ideologia ultrà nelle curve da stadio. Non mancano gli incoscienti e gli inconsapevoli nella politica e nella comunicazione che invitano alla comprensione.

Le piazze agli ultrà dello shottino, marciapiedi e strade appaltate ai dehors

Gli ultrà dello shottino e birra, con attiva complicità e sostegno di chi shottino o birra o “fumo” liberamente vende come e quando gli pare, a sera si prendono le piazze. Marciapiedi e strade se li sono presi i dehors di ristoranti e bar e simili. Giustamente è stato consentito loro di mettere tavolini e servizio fuori quando dentro i locali era vietato per misura anti contagio. Sono quindi andati fuori e si sono…allargati. Pedane, rialzi, strutture fisse dove una volta marciapiedi e perfino in strada dove una volta erano parcheggi. Dovevano andar fuori in via provvisoria, ciò che si son presi del fuori non lo restituiranno mai.