La lingua (inglese) di Nicole Minetti

di Pino Nicotri
Pubblicato il 3 Maggio 2012 - 12:47 OLTRE 6 MESI FA

Nicole Minetti (LaPresse)

L’epoca di Silvio Berlusconi sembra ormai archiviata, far parte del passato, tanto che a volte appare perfino superfluo e ingeneroso insistere a mettere Berlusconi di fronte alla sua pochezza e alle balle che ha raccontato per anni agli italiani.

Meno difficile stabilire se sia da consoderarsi proprio archiviata anche l’epoca del bunga bunga e delle minorenni tipo la “nipote di Mubarak” e la pastiera napoletana Noemi, anche se ormai il processo a Berlusconi in corso a Milano per questo tipo di faccende suscita più noia che interesse.

Però dal processo milanese vale la pena cogliere alcune piccole perle.

Ricordate? Quando venne fuori di cosa si fosse occupata in realtà Nicole Minetti alla corte di Arcore e dintorni, Berlusconi protestò a tutto tondo che “Nicole Minetti è una persona intelligente, seria, preparata e di madrelingua inglese”. Cosa c’entrasse come garanzia di serietà la madre lingua inglese lo sa solo il Padreterno, oltre a quel che di provinciale che molto spesso anche i grandissimi arricchiti si portano appresso come un marchio di fabbrica. Viene in mente Totò che in più di un film si vanta di avere “fatto il militare a Cuneo” come prova regina del suo essere “un uomo di mondo”.

Battute a parte, non c’è dubbio che la Minetti parli inglese meglio di tante e tanti, a cominciare dal maccheronico Berlusconi, anche se nell’intervista alla Cnn che certifica la sua pronuncia e la correttezza del suo vocabolario si mescolano un po’ troppo biascicamenti americani e scansioni inglese. Però, per farsi un’idea della “madrelingua inglese” della bella ex show girl, un bellissimo sedere proiettato di colpo nel cielo della politica da Berlusconi, vale la pena ascoltare queste tre intercettazioni telefoniche:

Nicole Minetti all’amica Melania: “C’è la zoccola e la sudamericans”

Nicole a Melania: ”Ti volevo un attimo briffare sulla cosa”

Il fisioterapista: ”Ha ricominciato l’attività ginnica”

La prima intercettazione inizia con Minetti che saluta il suo amato Silvio con uno sbarazzino”The love af my life?”. Mica pizza e fichi! Parole che però non ci azzeccano niente, se non per il forte accento meneghino, con tutto il resto della conversazione, interamente in italiano anche se non proprio forbito e comunque sempre con forte accento madrelingua padano anziché Londra, essendo la Minetti nata a Rimini l’11 marzo del 1985, sotto il segno dei pesci.

La seconda telefonata è con una cara amica da “briffare” sugli usi carnascialeschi del bunga bunga berluscone. Le istruzioni, i consigli, gli avvertimenti, gli sbuffi e i birignao all’amica, che viaggia in treno, sono tutti in italiano, anche se un po’ troppo a base di “cioè”. La “madrelingua inglese”, troppo trattenuta per l’intera conversazione, esplode solo a fine telefonata: prima di accomiatarsi, Minetti chiede infatti all’amica a che ora arriva il treno perché intende andare ad accoglierla “in the station”. Oibò!

La terza telefonata è una conversazione con un fisioterapista, che spiega alla Minetti come il caro Slvio abbia ripreso a “fare ginnastica”: cioè a fare sesso, come la Minetti ci tiene molto a far capire di avere capito e di sapere molto bene. Qui la “madrelingua inglese” viene sfoggiata in piena corsa: interrompendo il profluvio di parole in italiano, Minetti dice che si sente un po’ giù, “ma woman”. 30 e lode!

Che dire? Niente, è meglio. Purtroppo ci sono cose più serie alle quali pensare.