Abusa della figlia della convivente per sette anni, arrestato contadino di Sannicola (Gallipoli)

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Marzo 2014 - 18:14 OLTRE 6 MESI FA
(foto d'archivio)

(foto d’archivio)

LECCE, 11 MAR – Un contadino di Sannicola di 52 anni è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di aver abusato sessualmente per sette anni della figlia della sua convivente, oggi 23enne. É stata quest’ultima a denunciare l’uomo dopo l’ennesima violenza subita.

In volto era visibile un ematoma, segno – secondo la vittima – della violenza subita. L’uomo deve rispondere di violenza sessuale continuata e aggravata e riduzione in schiavitù. Ai militari la giovane avrebbe rivelato di essere stata costretta a subire le violenze dell’uomo da quando aveva 16 anni. E l’uomo con le minacce la obbligava a stare zitta. Secondo la ragazza la madre sarebbe stata all’oscuro di tutto, non sospettando di quanto accadeva tra le mura di casa in sua assenza. Una volta l’uomo – sempre secondo il racconto fatto dalla ragazza ai carabinieri – avrebbe puntato un coltello alla gola della vittima alla quale sottraeva sistematicamente la sim del cellulare per costringerla al silenzio. Un’altra volta le avrebbe mostrato con tono minatorio due cartucce da caccia asserendo di essere pronto ad usarle se avesse parlato con qualcuno. La vittima avrebbe trovato il coraggio di denunciare i soprusi grazie all’incoraggiamento del suo fidanzato, col quale si era confidata e che la giovane donna aveva fatto finta di lasciare per non scatenare la gelosia dell’uomo il quale aveva anche minacciato il ragazzo. Nel corso della perquisizione domiciliare questa mattina i carabinieri hanno trovato la sim del cellulare sottratta alla vittima e hanno sequestrato il coltello da cucina e le due cartucce che sarebbero state utilizzate per intimorire la vittima.