“Napoletani che giocano infilando compressori nel culo”: la pagina Facebook
Pubblicato il 15 Ottobre 2014 - 10:30 OLTRE 6 MESI FA
NAPOLI – Non solo i genitori che lo difendono, non solo l’ospitata e la visibilità su Rai1, nel pomeriggio di domenica, all’Arena di Massimo Giletti: spunta anche una pagina Facebook in solidarietà ai violentatori del ragazzino di Pianura, a Napoli.
Si chiama “Napoletani che giocano infilando compressori nel culo“. E usa lo stesso termine utilizzato dai genitori di Vincenzo Iacolare, l’uomo di 24 anni, sposato e padre di un figlio di 2, che è accusato di aver ridotto in fin di vita il piccolo Vincenzo: “Un gioco, uno scherzo”.
La pagina Facebook ha oltre 1.700 “mi piace”. Ci sono le foto dell’autolavaggio in cui il ragazzino è stato seviziato e immagini di volti gonfi, commenti che oscillano tra la derisione e la condanna.
Tra tanto oltraggio c’è anche chi minaccia denunce alla polizia postale e scrive, senza mezzi termini, “MI FATE SCHIFO”.
A rendere ancora più chiara l’ignoranza di chi ha creato una pagina simile sono le poche parole messe come informazioni al profilo:
“Ma quale bullismo,chi non lo ha mai fatto da adolescente?”