Usa e porno: primi a cercare sesso su web sono Stati più conservatori

di Redazione Blitz
Pubblicato il 14 Ottobre 2014 - 01:55 OLTRE 6 MESI FA
Usa e porno online: primi a cercare sesso su web sono Stati più conservatori

Usa e porno online: primi a cercare sesso su web sono Stati più conservatori

NEW YORK – Gli Stati più religiosi e conservatori sono i primi a cercare sesso online. Questo lo scenario dipinto da Aurora Snow per Daily Beast di cui parla il sito Dagospia. La Snow ha scoperto che un terzo dei video porno amatoriali arrivano dalla Bible Belt, letteralmente “cintura della Bibbia“, cioè dalla zona più religiosa degli Stati Uniti.

“Un nuovo studio pubblicato sulla rivista “Archives of Sexual Behavior” e condotto da ricercatori di varie università del Canada, ha rilevato che gli stati americani più religiosi e conservatori sono anche quelli che cercano più spesso il sesso on line. I conservatori politici usano termini specifici come “gay sex”, “free porn”, “xxx”, mentre i conservatori religiosi usano termini generali che, teoricamente, potrebbero rientrare nella categoria “salute e benessere”.

Negli stati più religiosi, l’astinenza è l’unico tipo di sesso sicuro e l’educazione sessuale è tabù. Questo comporta che molte persone si fanno domande ma non hanno risposte, di conseguenza si affidano a internet. Non stupisce che le comunità più religiose siano anche quelle che in percentuale fanno più ricerche on line sul sesso”.

I risultati sulle ricerche legate al porno, scrive ancora Dagospia, hanno rivelato che un terzo degli Homegrown video, cioè i porno amatoriali, arrivano proprio dagli stati pi “bigotti”:

“A inizio anno “Homegrown Video” ha annunciato i risultati di uno studio di sei mesi sui dati demografici dei porno amatoriali: un terzo dei video porno realizzati in casa provengono dalla “Bible Belt”, cioè dalla zona più religiosa degli States, il 56.9% sono fatti da donne. Si guardano inoltre molti video porno interrazziali in aree considerate represse e bigotte, il che conferma che più si creano tabù, più cresce la curiosità verso ciò che è vietato”.

E così tra i senatori conservatori, come il repubblicano David Vitter, è più facile incappare in uno scandalo a luci rosse, scrive Dagospia:

“David Vitter che nel 2007 fu coinvolto in uno scandalo per aver avuto rapporti con varie prostitute, poi chiese scusa a Dio e alla famiglia. E’ questa la logica spirituale: guardi il porno e poi chiedi perdono. Vitter è solo uno della lista: il democratico Anthony Weiner si è dimesso dopo aver fatto “sexting” di foto compromettenti, il repubblicano Ken Mehlman si è dedicato a un’aspra campagna contro i matrimoni gay e poi ha fatto “outing”. E’ una lunga storia di persone che pubblicamente proclamano qualcosa e privatamente coltivano altri desideri. Finché non vengono beccate”.

Ignorare il sesso, conclude Dagospia, può essere pericoloso:

“Il rischio è che i genitori ultraconservatori o le istituzioni repressive, conducano i più giovani a costruirsi un’educazione sessuale fai-da-te, on line, magari imbattendosi in siti estremi tipo “Pornhub”, una prima esperienza che può essere scioccante e che può determinare una sessualità deviata, basata sull’emulazione di ciò che hanno visto”.