Grecia, dimissioni nel governo: Papademos verso il rimpasto

Pubblicato il 10 Febbraio 2012 - 17:39 OLTRE 6 MESI FA

ATENE – Il governo greco perde pezzi. Il giorno dopo l’accordo raggiunto tra il premier e i leader dei principali partiti, accordo che però non ha soddisfatto la Ue, il Fondo Monetario e la Banca centrale, il governo va verso un rimpasto. Lasciano i ministri del partito di estrema destra Laos e la vice ministro degli Esteri Marilisa Xenogiannakopoulou, braccio destro dell’ex premier Georges Papandréou.

L’Eurogruppo ha rimandato la decisione al prestito da 130 miliardi: i passi fatti dalla Grecia non sono stati giudicati sufficienti. E la gente è tornata in piazza. Tafferugli sono stati registrati tra dimostranti e polizia nelle strade adiacenti la centralissima piazza Syntagma dove era in corso una manifestazione di protesta popolare contro le nuove misure di austerity concordate fra il governo greco e la troika. Secondo quanto riferito da radio locali, un gruppo di manifestanti ha lanciato alcune bombe incendiarie contro una decina di poliziotti in assetto antisommossa dispiegati nei pressi del Parlamento. Questi ultimi hanno reagito all’attacco esplodendo candelotti lacrimogeni e mettendo in fuga gli aggressori.

La Grecia torna quindi a fare paura. La cancelliera tedesca Angela Merkel ha detto che “un fallimento della Grecia è un rischio che non si vuole affrontare, e che non si potrebbe controllare”.

”Non possiamo permettere alla Grecia la bancarotta”. ”Non possiamo consentire” il default ed e’ ”ovvio che chi non è d’accordo” e non ha intenzione di ”votare per il nuovo programma non può restare nel governo”. E’ quanto ha sottolineato il premier greco, Lucas Papademos, ribadendo che che i membri del gabinetto che sono in disaccordo non hanno posto nel governo.