Nucleare in Germania, Merkel: “Prima lasciamo meglio è”

Pubblicato il 23 Marzo 2011 - 16:27 OLTRE 6 MESI FA

Angela Merkel

ROMA – ”Prima la Germania uscirà dal nucleare meglio sarà”: lo ha detto oggi, 23 marzo, la cancelliera tedesca Angela Merkel, a Francoforte. Merkel ha detto che la “catastrofe di apocalittiche dimensioni” della centrale giapponese di Fukushima ha irrimediabilmente segnato l’inizio di una nuova era.

La Germania è l’unica tra le maggiori nazioni del mondo ad essere determinata ad abbandonare l’energia nucleare per i rischi correlati a questa tecnologia. La maggiore economia europea sta stanziando miliardi di euro per usare le fonti rinnovabili in modo da soddisfare i suoi bisogni.

La transizione sarebbe dovuta avvenire gradualmente nei prossimi 25 anni, ma il disastro di Fukushima ha accelerato il processo.

La decisione di Berlino di spegnere temporaneamente 7 dei suoi 17 reattori per controlli di sicurezza fornisce un’idea di cosa cambierà per un Paese industrializzato quando, rinunciando al nucleare, si perde un quarto dell’energia a propria disposizione.

I riflessi sulla politica interna. Le proteste contro il nucleare in Germania hanno spinto i Verdi al 20% questa settimana a livello nazionale, dando a una possibile loro alleanza con i socialdemocratici (Spd) il 45% delle preferenze, sette punti in più rispetto alla coalizione di governo. E’ quanto emerge dal consueto sondaggio realizzato dal centro ricerche Forsa per il settimanale Stern e l’emittente televisiva Rtl.

Quando mancano solo tre giorni alle elezioni regionali di domenica 27 marzo nel Baden-Wuerttemberg e nella Renania-Palatinato, secondo queste indicazioni di voto i Verdi guadagnano due punti rispetto alla settimana scorsa, mentre la Spd ne perde uno, scendendo al 25%.

Allo stesso tempo, peggiora la situazione per la maggioranza, con l’Unione (Cdu-Csu) al 33%, tre punti in meno rispetto alla settimana scorsa, e la Fdp invariata al 5%. Se si votasse domenica per le politiche, quindi, la coalizione guidata dalla cancelliera Angela Merkel otterrebbe solo il 38% delle preferenze, contro il 45% di un’eventuale alleanza rosso-verde. La Linke è rimasta invariata al 9%