Tav: Ue paga 55% (prima era il 40) dei costi. Quello che voleva Salvini: ora non farla è dura

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Giugno 2019 - 10:11 OLTRE 6 MESI FA
Tav: Ue paga 55% (prima era il 40) dei costi. Quello che voleva Salvini: ora non farla è dura

Tav: Ue paga 55% (prima era il 40) dei costi. Quello che voleva Salvini: ora non farla è dura

ROMA – La Ue è disposta a portare dall’attuale 40% al 55% il finanziamento per la Tav Torino-Lione, comprendendo nei contributi non solo il maxi-tunnel da 57 chilometri ma anche le vie d’accesso alla galleria, sul versante francese e su quello italiano. Lo ha annunciato ieri Iveta Radicova, coordinatrice per la Ue del corridoio Mediteranneo, intervenendo all’assemblea del comitato La Transalpine.

L’Italia risparmierebbe 1 miliardo e 300 milioni. Il tratto compreso tra Saint-Jean-de-Maurienne in Francia e Susa è attualmente in corso di realizzazione con un finanziamento Ue che raggiunge il 40% dei costi previsti e quantificati in 8,6 miliardi di euro. “L’Italia risparmierebbe oltre 1 miliardo e 300 milioni di euro”, ha calcolato Davide Gariglio, componente Pd in Commissione Trasporti alla Camera. 

Vince Salvini. Dal punto di vista politico, dopo la netta e indiscutibile affermazione in Piemonte delle forze favorevoli alla grande opera che ha relegato M5S al 13%, ora sarà dura, se non impossibile, opporsi alla sua realizzazione. Una vittoria di Salvini, in primis, che in qualche modo l’aiuto Ue lo aveva chiamato.

“Se l’Europa sarà disponibile ad aumentare la propria partecipazione l’alta velocità Torino-Lione si farà”, aveva scandito quando ancora era impegnato nello scontro quotidiano con l’alleato grillino di governo. Con i sostanziosi risparmi ottenuti anche l’esito dell’analisi costi-benefici (peraltro più che controversa nei suoi risultati) viene ribaltato, rimuovendo l’ultimo alibi ai No Tav seduti al Governo.

La determinazione della Ue a concludere l’opera. “Se la Francia e l’Italia chiedono una partecipazione finanziaria all’Europa per realizzare le vie d’accesso al tunnel transfrontaliero della Torino-Lione – ha detto Iveta Radicova – la risposta è sì, sì, sì. Per l’Europa le vie d’accesso al tunnel sono importanti come il tunnel stesso. E’ l’insieme della linea, da Lione fino a Torino, che è considerata come un legame transfrontaliero e il collegamento mancante del corridoio tra la penisola iberica e l’Europa centrale”. (fonte Ansa)