Abruzzo, consigliere Lega Simone Angelosante su Fb: “Impiccare banchieri”. Poi si scusa

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Dicembre 2019 - 20:40| Aggiornato il 5 Dicembre 2019 OLTRE 6 MESI FA
Simone Angelosante: post choc su Fb del consigliere leghista in Abruzzo

Il post su Facebook del consigliere leghista Simone Angelosante

ROMA – Il consigliere della Lega nella regione Abruzzo e sindaco di Ovindoli si è lasciato andare a espressioni forti sul suo profilo Facebook che non sono passate inosservate. Simone Angelosante, 55 anni ed ex Alleanza Nazionale, sul social network invita a “impiccare i banchieri” e si schiera contro il premier, definendo Giuseppe Conte un “traditore”, ricordando che in tempo di guerra l’alto tradimento era punito con “la fucilazione alle spalle”. Parole durissime, per cui il leghista ha chiesto poi scusa nella serata del 5 dicembre.

Angelosante e il post su Fb contro il Mes

Come riporta Matteo Pucciarelli su Repubblica, il sindaco e consigliere leghista Angelosante si lascia andare nei commenti e nei post su Facebook a espressioni come “fino a che il popolo non impicca i banchieri” e commentando il Mes e il premier parla di “alto tradimento” che veniva punito con la fucilazione”.

I commenti di Angelosante sono solo l’ultima delle sue esternazioni non decisamente politically correct, anzi. Il medico di 55 anni e sindaco di Ovindoli era già noto per aver gonfiato il proprio curriculum in campagna elettorale, definendosi “direttore sanitario di una clinica”, informazione poi smentita. Inoltre era entrato in polemica col cantante Roberto Vecchioni, che durante un concerto nella sua città cantò Bella Ciao facendolo infuriare: “Fa propaganda di basso livello”, disse Angelosante.

Angelosante chiede scusa

“Non ho detto che bisogna impiccare i banchieri, né fucilare Conte, ho solo riportato dati storici i nell’ambito di una discussione su Fb con 300 interventi. Comunque, chiedo scusa perché possono essere termini che urtano la sensibilità della gente”, ha detto Angelosante.

Il leghista ha poi aggiunto: “Sono una persona pacifica che nella professione di medico aiuta il prossimo ed è sempre disponibile verso gli altri. C’era un post dove si parlava della necessità che la politica abbia un primato sulla economia per non fare la fine della Grecia dove la mortalità aumenta e l’aspettativa di vita diminuisce, in questo contesto ad un certo punto ho scritto che laddove il popolo sia esasperato, è già successo in passato che abbia impiccato i banchieri”.

E ha proseguito: “Mi sono comunque scusato perché capisco che il termine possa urtare la sensibilità di qualcuno. Su Conte ho espresso critiche sul Mes, che sono sotto gli occhi di tutti, sul fatto che non si capisce cosa sia stato fatto e come stiano le carte, anche in questo caso, ho citato la storia nel senso che coloro che erano accusatori di tradimento in tempi di guerra, venivano fucilati alle spalle”.

Per il consigliere legista, “una lunga discussione sulla rete quindi è stata decontestualizzata rispetto ai dati storici nell’ambito della polemica politica”. Il consigliere regionale della Lega, ex An, non commenta la nota di presa di distanza del coordinatore regionale, il deputato aquilano Luigi D’Eramo, ma respinge le accuse di aver falsificato il curriculum nel corso della campagna elettorale: “Non ho gonfiato un bel niente – chiarisce – sono stato direttore sanitario della clinica privata di Celano e mi sono dimesso quando sono diventato sindaco di Ovindoli per senso di responsabilità”. (Fonte Repubblica, Facebook e ANSA)