Alfonso Signorini e Barbara D'Urso: gli anti Salvini e Fontana sui diritti civili Alfonso Signorini e Barbara D'Urso: gli anti Salvini e Fontana sui diritti civili

Alfonso Signorini e Barbara D’Urso: gli anti Salvini e Fontana sui diritti civili

Alfonso Signorini e Barbara D'Urso: gli anti Salvini e Fontana sui diritti civili
Alfonso Signorini e Barbara D’Urso: gli anti Salvini e Fontana sui diritti civili

ROMA – Le stelle dell’intrattenimento Mediaset, Alfonso Signorini e Barbara D’Urso, sfidano Salvini e il ministro della Famiglia Fontana sui diritti civili. Intervistato dal Corriere della Sera, il direttore del settimanale “Chi” Signorini avverte il ministro degli Interni: “Salvini mi piace ma deve tenere presente che esistono anche altre realtà che devono essere tutelate”.

E Signorini [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] spiega di essere spaventato dalle parole del ministro della Famiglia Fontana (“Le famiglie gay non esistono”). A Fontana si è rivolta anche Barbara D’Urso dal palco del gay pride di Padova che scherzando lo ha invitato alla manifestazione: “Ma il ministro Fontana non c’è? Lo vogliamo su questo palco”. D’altronde Barbara D’Urso, dallo studio del Grande Fratello, aveva già bacchettato il ministro: “Caro Ministro, la famiglia è qualunque tipo d’amore”.

“Stiamo parlando – dice Signorini intervistato dal Corriere della Sera – di diritti che l’Italia ha conquistato dopo anni e anni, arrivando su questo bene ultima rispetto agli altri Paesi d’Europa. E questi diritti adesso non si toccano. Anzi”. E aggiunge: “Vorrei vivere in uno Stato dove una coppia gay che ha il desiderio di adottare un bambino lo possa fare, semplicemente”.

“Salvini – dice Signorini – è un politico che ha capito come funziona la politica. Parla alla pancia degli italiani ed esprime il sentire della gente. Lo esprime davvero molto bene e devo dire che a me piace, ci eravamo disabituati ad una politica fatta così. La sua è molto efficace, non sarebbe passato in così poco tempo dal 15 al 31 per cento. Però…”.

Però, conclude Signorini, “Salvini che ha questa grande capacità deve tenere presente che esistono altre realtà che sono certo la minoranza ma che non per questo non debbono essere tutelate”.

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