ROMA – Andrea Tosatto, M5S: “Bocelli vota Sì: avrà letto la riforma o si fida ciecamente?”. Attivista fra i più seguiti nel Movimento 5 Stelle (si candidò anche in una circoscrizione estera), musicista e co-autore dell’inno del movimento, doppia laurea in filosofia e psicologia (si occupa di adozioni internazionali) Andrea Tosatto ha voluto distinguersi ieri sera con un posto offensivo nei confronti di Andrea Bocelli, il cantante colpevole di non votare No al referendum e di non possedere la sua stessa vista aguzza.
“Bocelli vota Sì. Avrà letto la Riforma o di Renzi si fida ciecamente?”, c’era scritto nel post sul suo profilo Facebook delle 21 e 38 di ieri sera, prima che qualcuno gli facesse notare non diciamo la cattiveria o il cattivo gusto, ma la banalità disarmante della battutaccia, e consigliargli la rimozione del post incriminato. In effetti, va riconosciuto, due battute al prezzo di una. Da musicista a musicista – lasciamo stare che uno abita i piani alti della canzone e l’altro ne occupi le cantine -, tra colleghi, l’insulto non ce lo saremmo aspettato. Da uno filosofo pure pure.
Tosatto è uno che era riuscito a farsi un po’ di amici in rete lanciando una petizione online per cacciare Luciana Littizzetto dalla Rai dopo una battuta, diciamo così scatologica come è nel suo stile, che osava associare il Movimento alla cacca. Peccato che i numerosi potenziali aderenti si sono trovati una barriera digitale che ha impedito loro di sottoscrivere la cacciata della nemica.
Tosatto però è un battitore libero, sulla stepchild adoption per esempio non condivideva affatto certi cedimenti del Movimento (di cui peraltro, sui diritti, non si capisce mai da che parte stiano), perché da buon psicologo professionista sentiva il dovere di mettere in guardia dalle coppie gay, visto che gli ultimi studi a lui solo accessibili constatano una maggiore percentuale di pedofilia tra gli omosessuali.
Il post di allora fu questo: ““Conta l’amore, fatevene una ragione”. Pensavo che certe frasi appartenessero al mondo Harmony non a parlamentari Cinquestelle. Me lo aspettavo dal Pd quando vuole fotterci, non da un Movimento che aveva fatto della condivisione la sua forza”.