Bari, il sindaco Emiliano a caccia di fannulloni. Attacco ai sindacati: “Omertà”

Pubblicato il 13 Gennaio 2011 - 19:38 OLTRE 6 MESI FA

Michele Emiliano

Il sindaco di Bari Michele Emiliano vuole che la sua città sia pulita, a tutti i costi, ed è pronto a dichiarare battaglia ai fannulloni e a chi li copre, sindacati compresi. «Io non posso spendere 52 milioni di euro per l’Amiu e poi continuare a tenere la città sporca. Non è una caccia all’uomo e neppure al fannullone modello Brunetta ma è giunta l’ora che il sindacato e il lavoratore italiano si abituino a dare spiegazioni e non a coprire, con un velo di omertà, ogni contestazione su questa questione dell’impegno lavorativo del dipendente pubblico».

Le parole del primo cittadino non sono piaciute ai diretti interessati del messaggio, tanto che la Cgil è pronta alla protesta pubblica contro Emiliano.

“Caro sindaco non siamo d’accordo con te: non ci piace questo fomentare odi reciproci tra cittadini, non ci piace che si armi la mano (seppur di solo apparecchio fotografico) e si induca la guerra tra poveri. Anche per noi sarebbe troppo facile “sputtanare” vizi e vizietti dei politici, ma piuttosto che scadere sul più becero populismo preferiamo affrontare le questioni nel merito e nei luoghi deputati” si legge in una lettera aperta al sindaco.

«Io mi sono limitato ad aprire un dibattito che è nella pancia di tutti gli italiani. Questo, i sindacati lo devono ammettere. Altrimenti la sinistra è semplicemente il luogo della conservazione dei privilegi e, a questo punto, noi non potremmo che perdere le elezioni per i prossimi 30 anni», ha risposto Emiliano. «La violenza della reazione di tutti coloro che si sono sentiti – erroneamente – oggetto di una richiesta di delazione, dimostra solo la loro malafede. Evidentemente si sentono intoccabili per il solo fatto di aver vinto un concorso e di avere un rapporto di lavoro a tempo indeterminato».