Augusto Minzolini: “Governo Letta minacciato da senatori pugliesi”
Pubblicato il 25 Ottobre 2013 - 09:18 OLTRE 6 MESI FA
ROMA – Secondo Augusto Minzolini, senatore ex direttore assai controverso del Tg1 il Governo Letta è minacciato dai senatori pugliesi. A Virginia Piccolillo del Corriere della Sera che gli faceva notare che
“Le 11 astensioni su 12 al voto sul comitato per le modifiche costituzionali erano del Pdl”
Minzolini ha detto:
“Basta fare il conto dei senatori pugliesi che votano tutti con Fitto. Se si volesse fare un agguato non ci sarebbe problema. Nessuna regia”.
Virginia Piccolillo dice a Minzolini che c’è chi pensa invece che il regista sia proprio lui
“che ha il posto assicurato in Rai”
e Mizolini scatta:
“Argomenti miserabili dimostrano che c’è chi è lì più per assicurarsi lo stipendio che altro”.
Poi Minzolini tocca i nervi scoperti:
1. “Si può far passare una modifica della Costituzione senza toccare il tema della giustizia?»”.
2. Amnistia: “magari non si farà. […] Per dare solennità all’amnistia si poteva fare una riforma della giustizia e una pacificazione alla Togliatti. Invece si dà un segnale: la magistratura non si tocca”.
3. “O le larghe intese si danno un programma ambizioso o non hanno senso.
4. “Il quadro si fa sempre più fragile: o si interviene o vince l’antipolitica”.
5. “Attorno ad Alfano ci sono cimeli della prima repubblica: Giovanardi, Formigoni, Colucci e Cicchitto.
6. Quagliariello [che ha parlato del «giorno dello sciacallo»] “farebbe meglio a tacere. Si sta per aprire la caccia e lui rischia di fare la fine non della colomba ma del tordo.