Berlusconi blocca la riforma del Senato, per Forza Italia Gelmini potrebbe…

Pubblicato il 20 Luglio 2014 - 10:44 OLTRE 6 MESI FA
Berlusconi blocca la riforma del Senato, per Forza Italia Gelmini potrebbe...

Mariastella Gelmini: potrebbe diventare l’erede di Berlusconi alla guida di Forza Italia?

MILANO – Berlusconi, galvanizzato dalla insperata e inattesa assoluzione dallo scandalo Ruby, è un vulcano in eruzione anche se nascosto dai muri della villa di Arcore e vuole:

1. bloccare o quanto meno rimandare la riforma del Senato;

2. cambiare Forza Italia e trovarsi un successore.

La sentenza, secondo Tommaso Labate sul Corriere della Sera

“rischia di essere l’incipit di una nuova storia. Una storia in cui ci sono il «Renzi fuoriclasse ma senza una compagine all’altezza», quel Senato «che non possiamo mica cambiare in quindici giorni», «la ricomposizione del centrodestra», la Forza Italia in cui sta per «cambiare tutto» e anche il successore di Berlusconi. Che arriverà a dicembre, come il Natale”.

Berlusconi ha attaccato sul tema riforma Senato, a quanto riferisce Tommaso Labate, lodando Matteo Renzi che

“è un fuoriclasse, come comunicatore. Ma non ha una compagine all’altezza e ha tanta fretta”.

Poi la stoccata:

“Il Senato è un’istituzione che esiste da duemila anni. E non è possibile cambiarlo in 15 giorni”.

Tommaso Labate non esita a definirla una

“clamorosa riapertura (quantomeno sulla tempistica) del «dossier Senato»”.

Quel pensiero, aggiunge Tommaso Labate, “finora affidato a pochissimi è chiaro”:

“Renzi ha fretta. Il Senato non si può cambiare in quindici giorni”.

Il partito

La motivazione di Berlusconi è cosmica:

“La sentenza di venerdì è stata un messaggio importante per il destino del centrodestra” e “può addirittura favorire la ricomposizione delle forze di centrodestra”.

Altrimenti, chiosa Tommaso Labate, lo spettro che intravede davanti ai suoi occhi è che

“rischiamo di trovarci davanti a un bipolarismo con Renzi da un lato e Grillo dall’altro”.

Questo spiega e giustifica il lavoro che sta facendo segretamente Berlusconi su

“quella Forza Italia che, a pochi mesi dalla nuova rifondazione, sta di nuovo per cambiare pelle: «Cambiamo tutto. Ci serve un partito più leggero, un partito nuovo, con una nuova sede», è la confidenza che Berlusconi affida a pochi intimi. Un partito in cui, probabilmente, il «Capo» terrà per sé i galloni del «Padre Nobile». Un partito in cui la classe dirigente sarà selezionata durante un percorso che culminerà con le primarie, che dovrebbero essere messe in programma nel mese di dicembre. Una contesa ampia, insomma, ma con candidature che alla fine saranno selezionate dal «Fondatore» in persona”.

In agenda alla data «martedì 22 luglio», Berlusconi ha segnato

“un incontro – «noi due, da soli» – con Raffaele Fitto, colui che per mesi ha guidato la rivolta della cosiddetta «fronda» che pare aver sotterrato l’ascia di guerra”

mentre sulla scrivania, sempre quella, fin dalla “discesa in campo”, ci sono

“i fogli dove, da settimane, Berlusconi avrebbe buttato giù le idee per la rifondazione di Forza Italia. «Cambio tutto», «partito più leggero», «nuova sede», «primarie a dicembre», sono gli ingredienti della formula magica che sta nella mente di Berlusconi. I candidati per la grande contesa, secondo lo schema che circola ad Arcore, sarebbero imprenditori e politici (una dei tanti, per esempio, dovrebbe essere Mariastella Gelmini). Tutti rigorosamente selezionati da Berlusconi. E tutti in corsa, l’uno contro l’altro. Una competizione piena di concorrenti e «aperta». Da cui, a dicembre, verrebbe fuori il nome del successore del leader che, per sé, potrebbe tenere il ruolo di «Padre nobile»”.