Berlusconi, Alberto Capotosti: “Legge Severino nuova? Ragionarci”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 19 Agosto 2013 - 10:58 OLTRE 6 MESI FA

Berlusconi, Alberto Capotosti: "Legge Severino nuova? Ragionarci"ROMA – ”Che la cosiddetta legge Severino non possa essere retroattiva o debba scattare l’indulto, come l’onorevole Sisto ha sostenuto sul Corriere, non è un’eresia. Io non la condivido. Ma la norma è nuova, priva di giurisprudenza consolidata, vale la pena ragionarci. Fermo restando poi che su questo tema il Parlamento è sovrano”. Parola di Piero Alberto Capotosti, presidente emerito della Corte costituzionale, intervistato dal Corriere della Sera.

”Quando le norme incidono su diritti garantiti dalla Costituzione – spiega – come quello ad essere votati e ad esercitare la funzione parlamentare dobbiamo cercare di darne una lettura conforme alla Carta. E qui ci sono due tesi contrapposte”. La norma ”è chiarissima”, ma ”ci sono problemi interpretativi, perché non ci sono precedenti” e un solo caso, quello del Consiglio di Stato che ha escluso un candidato in Molise, non fa giurisprudenza.

Il costituzionalista pensa invece che l’incandidabilità ”debba essere ricondotta, sebbene sia più dura, alla grande famiglia dell’ineleggibilità e nettamente distinta dalla interdizione dei pubblici uffici che ha una portata molto più ampia nelle restrizioni che impone”. ”Quindi l’interdizione è una sanzione di carattere penale, l’incandidabilità credo sia solo una misura limitativa dell’elettorato passivo. E non essendo una sanzione di carattere penale sostanziale, secondo me, può essere applicata a fatti avvenuti prima della legge Severino come quelli contestati al senatore Berlusconi”.

L’incandidabilità, aggiunge, ”è una misura che incide sul diritto costituzionalmente tutelato ad accedere alle cariche elettive e quindi la sua applicazione dovrebbe essere disposta da un giudice”.