Csm: “Sì alla tutela del pm De Pasquale”, “Berlusconi denigrò tutta la magistratura”

Pubblicato il 9 Febbraio 2011 - 10:56 OLTRE 6 MESI FA

Silvio Berlusconi

ROMA – Il plenum del Csm ha approvato a maggioranza la pratica a tutela del pm del processo Mills Fabio De Pasquale. L’organo di autogoverno della magistratura, con questa sentenza, dice in pratica di ritenere denigrato il pm dalle affermazione del premier Silvio Berlusconi, che nell’ottobre scorso, parlò di un ”accordo tra i giudici di sinistra per sovvertire il risultato delle elezioni”.

“Berlusconi ha denigrato tutta la magistratura”. Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi denigrando il pm milanese del processo Mills Fabio De Pasquale ha denigrato l’intera magistratura ”minando” la fiducia dei cittadini nei confronti dell’ordine giudiziario. Lo sottolinea la pratica ha tutela del pm De Pasquale approvata stamani dal Plenum del Csm.

Secondo quanto contenuto nel documento Berlusconi movendo dalle accuse di parzialità nei confronti del pm De Pasquale e riferendosi ad una normale dinamica processuale, ”le fa assurgere – sottolinea la pratica a tutela – a prova dell’esistenza di un preteso e non dimostrato accordo tra i giudici di sinistra per sovvertire il risultato delle elezioni”.

”In altre parole il riferimento a condotte asseritamente illecite del dottor De Pasquale – si aggiunge – e’ l’occasione per denigrare l’intera magistratura minando in tal modo, per la fonte da cui provengono e per la loro diffusibilita’, la fiducia dei cittadini nei confronti dell’ordine giudiziario”.

Il plenum del Csm, si legge ancora nella pratica, ”rivolge un pressante appello a tutte le istituzione” affinche’ ”sia ristabilito un clima di rispetto dei singoli magistrati e dell’intera magistratura, che e’ condizione imprescindibile di una ordinata vita democratica”. E’ questo uno dei passaggi contenuti nella pratica a tutela del pm milanese del processo Mills Fabio De Pasquale approvata a maggioranza dall’assemblea di Palazzo Marescialli. ”E’ compito di tutti coloro che sono investiti di pubbliche responsabilita’ alimentare e non incrinare la fiducia dei cittadini nei confronti del lavoro della magistratura”.

Il Csm, inoltre, ricorda che ”gli atti dei magistrati possono certamente essere discussi e criticati” ma ”le valutazioni e le critiche verso i provvedimenti giudiziari non debbono mai tradursi in lesioni dei valori essenziali e costituzionalmente protetti e l’autonomia e indipendenza della funzione giudiziaria”. La pratica a tutela di De Pasquale e’ stata aperta dopo le dichiarazione del premier Silvio Berlusconi che lo scorso ottobre aveva parlato di un patto eversivo della magistratura ai suoi danni e aveva anche definito ”famigerato” il pm De Pasquale.