Berlusconi, da Ruby alle escort. Poi decadenza, Veronica. I 9 scogli giudiziari

di Redazione Blitz
Pubblicato il 19 Ottobre 2013 - 13:32 OLTRE 6 MESI FA
Berlusconi, nove scogli giudiziari in pochi mesi.

Berlusconi, nove scogli giudiziari in pochi mesi.

MILANO – Da Ruby alle escort di Bari, dalla decadenza da Senatore alla separazione da Veronica Lario. Sono nove scogli giudiziari che si troverà davanti Silvio Berlusconi nei prossimi giorni e nei prossimi mesi. Ecco quali sono.

DEPOSITO MOTIVAZIONI RUBY ‘BIS’ E NUOVA INCHIESTA – Entro il prossimo 3 dicembre i giudici milanesi del processo cosiddetto ‘Ruby 2’ a carico di Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti dovrebbero depositare le motivazioni delle condanne. Motivazioni che entro Natale porteranno all’apertura di una nuova inchiesta a carico del Cavaliere (si profila l’ipotesi di corruzione in atti giudiziari), dei suoi legali e di molte delle ragazze-testimoni.

PROCESSO PER RICALCOLO INTERDIZIONE CASO MEDIASET – Sarà la Cassazione a dire l’ultima parola sulla pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici di Silvio Berlusconi che la Corta d’Appello di Milano ha fissato oggi in due anni. La difesa ha annunciato infatti l’impugnazione. Per la vicenda Mediaset l’ex premier è stato condannato in via definitiva per il caso diritti tv Mediaset a 4 anni per frode fiscale, tre dei quali coperti da indulto.

VOTO AL SENATO SU DECADENZA DA SENATORE – Nei prossimi giorni, e comunque entro la fine del mese, il Senato sarà chiamato a pronunciarsi sulla decadenza da senatore di Berlusconi in base alla legge Severino, dopo la condanna per il caso Mediaset.

UDIENZA PRELIMINARE A NAPOLI SU COMPRAVENDITA SENATORI – Riprenderà il prossimo 23 ottobre l’udienza preliminare davanti al gup di Napoli Amelia Primavera per la vicenda della presunta compravendita di senatori che vede imputati, oltre al Cavaliere, l’ex direttore dell’Avanti Valter Lavitola e l’ex senatore Sergio De Gregorio.

VICENDA ESCORT BARI – Berlusconi va incontro anche alla richiesta di rinvio a giudizio per un filone dell’inchiesta della Procura di Bari sul ‘caso escort’. L’accusa è induzione a rendere dichiarazioni mendaci all’autorità giudiziaria, perché avrebbe pagato per due anni l’imprenditore pugliese Gianpaolo Tarantini in cambio del suo silenzio su una serie di informazioni di cui era a conoscenza e delle bugie che avrebbe raccontato nel corso degli interrogatori. La richiesta di processo per ora è slittata perché i pm hanno disposto nuovi accertamenti.

APPELLO SU VICENDA ‘NASTRO’ UNIPOL – Dovrebbe essere fissato a breve il processo d’appello a Milano sul cosiddetto ‘nastro’ Unipol, che in primo grado ha portato alla condanna di Berlusconi a un anno per concorso in rivelazione di segreto d’ufficio. Probabilmente basterà una sola udienza per la dichiarazione della prescrizione del reato che è intervenuta lo scorso luglio e per decidere se confermare il risarcimento riconosciuto a Piero Fassino.

CAUSA CIVILE SEPARAZIONE DA VERONICA LARIO – Un altro appuntamento per Berlusconi al Tribunale milanese sarà il giudizio di merito, previsto all’inizio del prossimo anno, della Corte d’Appello sulla causa di separazione da Veronica Lario. Il Tribunale a dicembre ha ‘condannato’ Berlusconi a versare 3 milioni al mese di alimenti alla ex moglie.

PROCESSO APPELLO SU CASO RUBY – Sempre l’anno prossimo, davanti a giudici della seconda Corte d’Appello di Milano, si aprirà il processo di secondo grado sul caso Ruby. Lo scorso 24 giugno, il Tribunale ha condannato l’ex capo del Governo, imputato per concussione e prostituzione minorile, a sette anni di carcere e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici e le motivazioni saranno depositate entro il 22 novembre. La prescrizione dovrebbe intervenire nel 2020.

UDIENZA TRIBUNALE SORVEGLIANZA SU AFFIDAMENTO IN PROVA – Tra la primavera e l’estate del 2014, infine, dovrebbe tenersi l’udienza davanti al Tribunale di Sorveglianza di Milano per decidere sulla richiesta di Berlusconi di affidamento in prova ai servizi sociali per scontare la pena definitiva del caso Mediaset. Dopo l’udienza i magistrati avranno cinque giorni di tempo per emettere il provvedimento di accoglimento o meno dell’istanza depositata l’11 ottobre scorso. .