Dieci deputati pronti a dire addio a Berlusconi. Alfano prepara il voto

Pubblicato il 28 Ottobre 2011 - 08:41 OLTRE 6 MESI FA

Silvio Berlusconi (Foto LaPresse)

ROMA – Una lettera indirizzata al premier Silvio Berlusconi con un messaggio chiaro: “Fai un passo indietro, lascia”. La missiva non è quella dell’opposizione, ma di alcuni parlamentari del Pdl. Dopo il sì dell’Europa al governo dunque le acque restano agitate all’interno della maggioranza. Ma chi c’era attorno al tavolo per scrivere la lettera? Come riporta Repubblica tra i dieci “malpancisti” ci sarebbero Giuseppe Saro, Antonio Del Pennino, Giacomo Santini e Raffaele Lauro e secondo fonti parlamentari del partito, anche Lamberto Dini e Ada Urbani. Non Beppe Pisanu che smentisce categoricamente il suo appoggio all’iniziativa. E mentre Angelino Alfano smentisce la lettera, ma con un pensiero alle elezioni (“preoccupiamoci delle liste”), il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini parla di nuove larghe maggioranze, “altro che ribaltoni”.

Ma perchè inviare una lettera proprio ora, dopo il sì dell’Ue alle misure dell’Italia? “Le misure che ci chiede Bruxelles – spiega uno dei frondisti – sono molto impegnative, questo governo non è in grado di attuare i provvedimenti di cui ha parlato il presidente del Consiglio”. Proprio per questo motivo si sta ragionando, riferisce un altro senatore, sulla necessità di coinvolgere altre forze moderate, si sta riflettendo “sulla possibilità di arrivare ad una maggiore coesione in Parlamento e fuori dalle Aule”.

Gli “scontenti” del Pdl nella lettera appello rinnovano ancora la fedeltà al premier, ne sottolineano i “grandi meriti politici” e chiedono di poter continuare a sostenerlo, ma avvertono che senza un cambio di passo non potranno più garantire il loro sostegno. Per non finire “su un binario morto” – scrivono – è tempo di “rilanciare l’azione politica, allargare la maggioranza parlamentare alle forze che tradizionalmente hanno fatto parte della nostra coalizione e dare una svolta all’azione di governo”.

La coalizione di maggioranza – si legge ancora – “non ha alcuna realistica possibilità di vittoria nei prossimi appuntamenti elettorali”. “Da parte nostra – si conclude – la lealtà, il senso di disciplina e responsabilità che abbiamo finora dimostrato, sostenendo l’iniziative del governo anche quando i provvedimenti non erano in sintonia con i nostri principi e i nostri programmi, non potrà da oggi essere più garantita in assenza di una forte discontinuità politica e di governo”.

Nessuno naturalmente ha ancora rivendicato la lettera, ma arrivano le prime sottoscrizioni. Luciano Sardelli (ex responsabile ora nel Gruppo Misto) ha detto: “Apprezzo e condivido totalmente questo documento che riprende la nostra volontà di dare un seguito alle preoccupazioni che ci sono nel Pdl di creare le condizioni per risolvere i nodi posti dalla crisi economica portando a termine la legislatura”. Sardelli, per inciso, non ha votato la fiducia il 14 ottobre.