Accesso alle residenze e controlli alla scorta. Ecco perché il Copasir convoca Berlusconi

Pubblicato il 4 Novembre 2010 - 11:32 OLTRE 6 MESI FA

Silvio Berlusconi

Palazzo Grazioli e Villa Certosa sono “sedi alternative di governo in situazioni di emergenza”, per questo ora il Copasir (il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, presieduto da Massimo D’Alema), con la convocazione di Berlusconi, vuole capire chi e come entrava in queste sedi dopo lo scandalo delle feste con escort nelle residenze del premier.

L’iniziativa del Copasir intende mettere a fuoco anche l’avvicendamento della scorta del premier e i rapporti internazionali. Su questi punti, in particolare, si vuole capire come mai uno degli addetti alla sicurezza di Berlusconi abbia chiesto di essere spostato ad altro incarico, e come mai il caposcorta, la notte del 27 maggio mentì al questore di Milano dicendo che la marocchina Ruby fosse egiziana e nipote del presidente Mubarak.

Proprio in Egitto, e veniamo al terzo motivo della convocazione del Copasir, la vicenda Ruby è seguita dai media con molto interesse. E anche dal governo del Cairo che non ha nascosto un certo disappunto per la menzogna sull’identità di Ruby.

Tra i membri del Comitato si dà però per scontato che Silvio Berlusconi deciderà di non rispondere alla convocazione.