Berlusconi e Ruby, a chi tocca giudicare?

Pubblicato il 20 Gennaio 2011 - 11:21 OLTRE 6 MESI FA

Silvio Berlusconi

Chi deve giudicare Silvio Berlusconi per il caso Ruby? Il presidente del Consiglio è indagato per prostituzione minorile e concussione. Ecco in breve le competenze e i criteri di scelta.

Per la prostituzione minorile in fase di indagine preliminare, la competenza è di Milano: la competenza è della Procura Distrettuale (Monza è nel Distretto di Milano) ai sensi dell’art. 51 c. 3 quinquies del Codice di procedura penale.

Lo stesso dovrebbe avvenire anche per il reato di concussione perché Ruby è stata rilasciata a Milano su richiesta, secondo i magistrati, di Berlusconi.

In caso di decreto di giudizio immediato, se la concussione fosse ritenuta sussistente, la competenza per tutto sarebbe di Milano vista la connessione tra i due reati e la maggiore gravità della concussione. Se quest’ultima fosse esclusa, il giudice disporrebbe il giudizio immediato per la prostituzione minorile presso il Tribunale di Monza poichè la competenza di Milano riguarda solo la fase delle indagini preliminari, non il giudizio.

Quanto al Tribunale dei Ministri, sembra che la Procura non ne ritenga la competenza perchè i reati non sarebbero stati commessi dal Presidente del Consiglio nell’esercizio delle sue funzioni.

Secondo quanto scritto da Luigi Ferrarella sul Corriere della Sera, “colpisce che” la difesa del premier “scarti a priori il rimedio ordinario che la legge fornisce al cittadino comune che, anche senza essere presidente del Consiglio, ritenga che il reato addebitatogli dal pm sia di competenza di un giudice diverso: e cioè la procedura dell’articolo 54 quater, con l’illustrazione delle proprie ragioni giuridiche e la richiesta al procuratore generale presso la Corte d’Appello di trasmettere gli atti al pubblico ministero ritenuto competente”.

La via “più semplice e ordinata”, ha sottolineato Ferrarella, “in grado di svelenire il clima e nel giro di soli io giorni dare al premier certezze sulla correttezza o meno dell’attuale stato del fascicolo, è paradossalmente la meno battuta. Come se si volesse a tutti i costi portare la politica a piedi uniti nel piatto della giustizia”.