Blog Beppe Grillo cita Totò: “Lo spogliarello dell’Italia” (Video)

di Redazione Blitz
Pubblicato il 27 Dicembre 2013 - 05:33 OLTRE 6 MESI FA

Blog Beppe Grillo cita Totò: "Lo spogliarello dell'Italia" (Video) ROMA – “L’Italia recita in Europa la parte della signorina che minacciata da Totò si toglieva un capo di vestiario alla volta fingendo di rifiutare E llevate ‘a cammesella, A cammesella no no no no, rimanendo alla fine in mutande”. L’accostamento tra quello che l’Italia rappresenta ora in Europa e il film “Siamo uomini o caporali”, con appunto Totò protagonista, viene fatto sul blog di Beppe Grillo, con tanto di video.

Nel post si legge:

Il futuro dell’Unione Bancaria europea si decide in questi giorni tra Bruxelles e Francoforte. Un altro pezzo di sovranità nazionale ci abbandona senza il parere degli italiani. Cosa contano ormai gli italiani? L’Euro ci ha sottratto sovranità monetaria, l’Unione Bancaria ci sottrarrà sovranità bancaria, la funzione primaria della banca, la tutela del risparmio. E si tratta di un diritto sacrosanto scolpito nell’articolo 47 della nostra Costituzione: “La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l’esercizio del credito”… Ma cosa conta ormai la Costituzione?

La nostra economia è strozzata dalla scarsa liquidità erogata da un sistema bancario che, a sua volta, è strozzato da 140 miliardi di euro di sofferenze e da una BCE sempre più minacciosa con lo “stress test” del 2014, sui bilanci bancari nei quali per la prima volta verrà inserito il rischio di titoli di Stato. Un esame che, per essere superato, costringerà le banche italiane a rastrellare miliardi di euro di nuova liquidità sul mercato.

L’Unione Bancaria aveva all’inizio due obiettivi positivi, ha fatto l’opposto. L’Unione doveva sia ricapitalizzare le banche in difficoltà per evitarne il fallimento che spezzare il legame perverso tra banche e Stati dovuto al debito pubblico nei bilanci bancari con la condivisione del rischio a livello UE. E, per inciso, le banche italiane traboccano di oltre 400 miliardi di nostri titoli.

Dopo due anni di dibattiti la vincitrice è sempre la Germania. La Merkel vuole infatti solo mettere tempo e ostacoli tra il fallimento di una banca in Europa ed il rischio che i tedeschi debbano pagarne il prezzo. La lista delle vittorie tedesche sancita nel summit della scorsa settimana a Bruxelles è lunga.

Ci sarà un fondo europeo comune per la ricapitalizzazione delle banche in crisi che verrà costituito con contributi delle banche stesse. Però… Tale contributo inizierà solo nel 2016 e sarà completato nel 2026. Alla fine di questo periodo il salvadanaio che le banche avranno costituito per tutelare loro stesse sarà di appena 55 miliardi di euro. Meno di 1% del totale dei bilanci delle banche coinvolte. Per capire l’esiguità della cifra si pensi che dall’inizio della crisi i cittadini europei, attraverso gli Stati, hanno sostenuto salvataggi bancari per circa 550 miliardi.